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Stefano Vinti Presidente Gruppo regionale Prc Il congresso del Pd riserva interessanti sorprese. Ora nel dibattito congressuale irrompe anche la questione di un sostegno al reddito dei disoccupati e di allargamento delle tutele per i precari e gli atipici, a partire dall’istituzione di un salario minimo. Sono proposte che troviamo contenute in un documento di contributo tematico al congresso, presentato dagli ex ministro del Lavoro Cesare Damiano e Tiziano Treu, dal titolo “Lavoro e stato sociale”. I democratici sostengono la necessità, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, di introdurre l’assegno universale di disoccupazione, indipendentemente dalle tipologie contrattuali, dal settore produttivo e dalle dimensioni occupazionali dell’impresa, che dovrebbe essre pari al 60% della retribuzione e durare un certo periodo, non come l’una tantum offerta dal governo Berlusconi. Rifondazione comunista dell’Umbria non può che accogliere favorevolmente questa novità nel dibattito congressuale del Pd. Sono mesi che riteniamo urgente l’istituzione di un reddito sociale per i disoccupati e i precari, come misura concreta per affrontare una crisi devastante a livello occupazionale nei nostri territori, e che in autunno preannuncia una ulteriore recrudescenza in termini di posti di lavoro persi, di mobilità e cassa integrazione. In aprile Rifondazione comunista ha presentato un progetto di legge per l’istituzione del reddito sociale e ha chiesto alla coalizione di centrosinistra un impegno in questa direzione, concretizzatosi in un punto del documento “Contributo programmatico per le elezioni amministrative 2009”, con cui la coalizione si è presentata al voto nel giugno scorso, dove si parla esplicitamente dell’introduzione del salario sociale come misura anticrisi. Il Lazio ha già istituito il reddito minimo garantito e da poco ha approvato un incremento del fondo che lo finanzia di ben 135 milioni di euro. Adesso nel congresso del Pd irrompe la questione dell’assegno universale per i disoccupati, per chi perde il lavoro o lavora solo alcuni periodi dell’anno. Allora Rifondazione comunista torna a richiedere alla coalizione di centrosinistra che governa l’Umbria, e al Pd che ne è l’asse portante, un impegno concreto perché si giunga celermente all’introduzione del reddito sociale in Umbria, facendo partire l’iter di approvazione del progetto di legge presentato dal Prc. Condividi