CORCIANO - “Corciano è il secondo Comune umbro per reddito; traino economico di tutto il comparto perugino. Contiguo al capoluogo, deve sopportare sul proprio territorio un attraversamento importante di mezzi e materiali. Il nostro progetto riguardava un nodo irrisolto dell’area Ellera - Girasole che necessita di riqualificazione urbana e infrastrutturale in un territorio di attraversamento su cui si concentrano attività economiche e strutturali per le quali il Comune ha già avviato opere significative. Per tutti questi motivi il nostro progetto meritava da parte della Regione Umbria un’attenzione maggiore”.
A commentare l’esclusione di Corciano dai finanziamenti previsti per il Puc2, il Piano Urbano Complesso di seconda generazione, è il sindaco Nadia Ginetti, che prosegue: “Probabilmente l’esclusione di Corciano dai finanziamenti si deve al fatto che i progetti ammessi riguardano la riqualificazione dei centri storici, mentre il nostro piano riguardava la riqualificazione della zona urbana compresa tra San Mariano-Girasole-Ellera ad alta concentrazione abitativa ed economica, e con aree industriali dimesse rifunzionalizzare ”.
“Già la scelta dell’area fa capire la portata e l’importanza del programma. Il nostro - prosegue il sindaco – voleva essere un esempio di gestione di aree densamente urbanizzate a cui donare un’anima ed una omogeneità degne di precorrere i tempi, con l’obiettivo di proiettarle in un futuro in cui la qualità della vita sia protagonista assoluta. La scelta dell’area oggetto del Puc2, dunque, era stata effettuata valutando l’importanza degli insediamenti e delle infrastrutture in essa contenuti, tenendo in debito conto l’evoluzione storica e il recente sviluppo urbanistico-infrastrutturale, oltre che la rilevanza strategica riferita a un contesto più ampio del nostro esclusivo territorio”.
Attraverso questo tipo di progetto si intendeva far fronte alle principali criticità che interessano l’area, con l’obiettivo di migliorare la qualità manutentiva di edifici pubblici e privati, potenziare le infrastrutture relative all’accessibilità e alla sosta, intervenire su questioni e problematiche socio-culturali tipiche di ambiti e contesti prettamente urbani, diminuire esponenzialmente i livelli di inquinamento atmosferico, elettromagnetico e acustico.
Il contributo totale richiesto dal Comune ammontava a 5 milioni e settecentomila euro, di cui il 39 % circa destinato alle piccole e medie imprese del territorio, il 20% a favore dell’edilizia residenziale pubblica, quasi il 2% per interventi riguardanti l’edilizia residenziale privata e percentuali minime che guardano alle azioni di marketing urbano. La percentuale relativa alle opere pubbliche ed agli interventi infrastrutturali per attività socio-culturali ammontava a circa il 37% del contributo richiesto.
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