Paoletti, singolare assessore al turismo di Assisi, come novello Nerone, canta e suona la lira mentre Roma brucia. Roma come Assisi, che "brucia" per la mancanza di turisti, mentre la lira comincia a scarseggiare. Veramente singolare questo personaggio, capace di distinguere le proprie responsabilità da quelle di tutto il centrodestra. Ci racconta dei suoi tre anni come se in questo tempo avvesse gestito le scelte del comune di Assisi autonomamente e non fossero state dettate dal podestà Bartolini. A noi sembra piccola cosa anche l'attuale sindaco Ricci, figuriamoci lui, poverino... Intanto dimentica che i visitatori della città sono vistosamente diminuiti. Quindi quale sarebbe il suo merito? Questi non sono artifici retorici, sono fatti. La verità vera è che Assisi langue, tante rotonde, tanto cemento ma la vocazione naturale, quella del turismo, è mortificata. Non ci sembra un ragionamento nè politico nè logico quello di voler distinguere l'operato degli ultimi tre anni da tutto il periodo nel quale la destra ha maramaldeggiato. Questo non dimostra altro che le politiche relative all'argomento principe di Assisi, il turismo appunto, sono state disastrose, ed il fatto ineccepibile è che siano state stigmatizzate dall'assessore deputato alla materia. Ciò dimostra la pochezza del progetto politico ma soprattutto il marasma che pervade la coalizione di centrodestra; l'assessore dice ed un nugolo di bravi lo attacca senza mezzi termini. Siamo sempre più convinti che un progetto vero, di sinistra può stendere questa amministrazione, ma ci vogliono idee chiare e condivise. "Compagni" del PD è ora di darsi uma mossa, scegliete o di qua o di là, noi siamo pronti a fare la nostra parte da subito. Condividi