di Nicola Bossi
Per modernizzare la regione non bisogna essere per forza un uomo nuovo, senza passato politico alle spalle. E' in base a questo che Alberto Stramaccioni ha deciso di provare a conquistare la segreteria regionale del Pd scendendo in campo come autonomo. "La mia candidatura - spiega Stramaccioni - è autonoma rispetto agli schieramenti nazionali. Io non ho sostenuto e sottoscritto nessuna delle mozioni perchè voglio a livello regionale proporre un clima che tende all'unità. Il 30 giugno scorso avevo detto di essere preoccupato per le divisioni interne al Pd che potevano e possono ancora avere dei riflessi negativi in vista delle regionali del prossimo anno. Non nascondo che quella scadenza può rappresentare molte insidie politiche".
Autonomo, ma non in solitaria: "la mia proposta e il mio slogan 'in viaggio per un umbria più giusta, libera e moderna' sono stati accolti dagli esponenti della mozione di franceschini. Ora dobbiamo raccogliere il voto anche dei non schierati".
Il Pd di Stramaccioni ha una chiave di lettura facile, facile: "il nostro partito deve essere riformatore veramente perchè ci troviamo di fronte ad una crisi internazionale che sta cambiando i vecchi equilibri. Se non modernizziamo allora restiamo fermi e si rischia poi di scivolare indietro"
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