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PERUGIA - “La bella serata di ieri dimostra che su Monteluce il Comune fa sul serio, quando dice che sarà molto attento allo sviluppo del quartiere e alle problematiche che un cambiamento di identità così forte comporta. Faremo altre iniziative come questa, ma il primo punto resta la trasparenza del percorso e la partecipazione degli abitanti alle diverse fasi. Anche perché qui si gioca una partita chiave del futuro di Perugia nel suo complesso, non soltanto di Monteluce”. E’ il commento del sindaco Wladimiro Boccali all’indomani della festa “Monteluce s’illumina d’immenso”, promossa dal Comune di Perugia, in collaborazione con BNP Parisbas e General Smontaggi, che è andata in scena dal pomeriggio di ieri fino a tarda notte per accendere i riflettori sulle trasformazioni che sta subendo il quartiere. Musica, danze, canzoni, giochi, animazione, persino una lotteria degli oggetti ospedalieri rinvenuti durante le demolizioni e che ha visto regalare al quartiere più di 300 lettere staccate dalle insegne delle cliniche che erano situate all’interno dell’ex ospedale. Ma anche momenti dedicati al benessere a cura del Chicco Integrale, all’attività sportiva con la partecipazione della Virgin Active, degustazioni a cura dei commercianti di Monteluce. La danza della Dance Gallery, la musica della Bandaccia, una mostra fotografica su Monteluce, il teatro con “n posto… di/vino” del trio perugino del Donca (Fausta Bennati, Leandro Corrucci e Gianfrnco Zampetti) che ha presentato “I poeti del Donca e la pagina di Claudio Spinelli”, mentre Ciro Masella ha interpretato la “Ballata fra le due guerre” di Carlo Vittorio Bianchi. E poi l’Elogio della sbronza consapevole, con musiche dei SUrD’ Ensemble. Il piazzale antistante la Chiesa è stato palcoscenico di uno spettacolo di fuoco, messo in scena dai messicani Quetzalcoatl, tre percussionisti Maya. E ancora, i versi di Dante Alighieri, interpretati da due giovani musicisti contemporanei - Angelo Benedetti e Davide Brutti – che insieme a Ciro Masella hanno riscritto le atmosfere dell’Inferno, mentre le poetiche immagini de Le Fucine, venivano proiettate sulla facciata della Chiesa. E, infine, le melodie del Tango con un’esibizione di tango argentino, a cura di Intangibile e dell’associazione El Bandoneon. Centinaia di persone, inoltre, si sono messe in fila per essere fotografate sotto la scritta “Policlinico”. Il tutto, mentre la General Smontaggi stava procedendo alla demolizione del muro di cinta su Via del Giochetto, con il primo effetto di ricollocare la Chiesa in una dimensione spaziale diversa e inedita rispetto al passato. Una festa di quartiere vera e propria inserita nel calendario di “Tenera è la Notte”, ma che in realtà ha acquistato, proprio per la peculiarità di Monteluce oggi, una significato assolutamente diverso. Per garantire la mobilità degli utenti era stato predisposto un servizio navetta gratuito - dalle ore 17 alle 23 - fra il parcheggio di via del Favarone e S. Erminio. Condividi