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TRASIMENO - Domani Trasimeno Blues fa tappa a Tuoro con due icone del blues nazionale ed internazionale. Grande attesa infatti per l’arrivo di Louisiana Red, personaggio di riferimento del blues internazionale; vera e propria leggenda vivente già inserita nelle enciclopedie della musica. A lui è riservato, alle ore 18,30, un palco molto particolare: il suggestivo scenario del Campo del sole di Tuoro impreziosito dalle statue di artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo. Il bluesman, immerso in questo particolare contesto, infonderà le sue note proprio dal tavolo della pace, scultura in pietra che regna al centro del campo e che sta a simbolizzare l’incontro tra culture all’insegna della pace e del dialogo interculturale. Leggenda vivente del Blues, Louisiana Red ha una personalità incontenibile che emerge con forza nelle sue esuberanti performance. La sua tormentata storia di vita (la madre muore dopo il parto e suo padre è linciato dal Ku Klux Klan quando aveva solo tre anni) si riflette nelle sue canzoni che esprimono queste tragiche esperienze di solitudine e violenza. Louisiana Red è un vero bluesman che ha sviluppato un personale stile “down home”, irruento ma creativo, con il canto passionale e istintivo legato a testi molto spesso politicizzati. Vincitore nel 1983 del W.C. Handy Award" come miglior artista Blues tradizionale, in una carriera di mezzo secolo ha suonato con tutti i più grandi, tra i quali B.B. King, Muddy Waters, Johnny Shines, Roosevelt Sykes, Brownie McGhee, ed ha inciso innumerevoli album. Dopo 10 anni torna al Trasimeno per un appuntamento tra i più attesi dai cultori della grande tradizione del Blues. Il concerto delle 21.30 avrà luogo invece presso il “Parco il Sodo” nel centro storico di Tuoro dove si esibirà per la prima volta a Trasimeno Blues, una storica band del “Blues made in Italy”; guidata dal guru del Blues italiano Fabio Treves, la band ha incarnato sin dall’esordio nel 1974 la passione ed il feeling che sono gli ingredienti base del Blues, insieme all’amore per questa musica che è stile di vita, libertà e valori umani. In 35 anni di attività la Treves Blues band ha diviso il palco e collaborato con tutti i più grandi artisti a livello internazionale tra i quali, per citarne alcuni, Mike Bloomfield, Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter, Koko Taylor, Frank Zappa, Johnny Shines, Alexis Corner. Grande produzione discografica alle spalle, Fabio Treves ha inciso anche in molti dischi di altri importanti artisti italiani. Numerose le sue partecipazioni in trasmissioni televisive, tra le quali “L’altra domenica”, “DOC” e “Quelli della notte” di Renzo Arbore. Fabio Treves, che è anche l’apprezzato conduttore di due trasmissioni radiofoniche (“Blues Express” su Rock Fm e “Life in blues” su Lifegate Radio), è oggi considerato un vero e proprio guru del Blues in Italia. Il sabato notte, dalle 24, alla Darsena Bar Caffè di Castiglione del Lago si ballerà a ritmo di funky con il groove irresistibile della più chiacchierata band della nuova scena deep funk inglese, Baby Charles. Definiti dalla prestigiosa rivista inglese Mojo come il gruppo che ha guidato la consacrazione della scena Funk nel 2008, dopo 3 singoli andati letteralmente a ruba, i Baby Charles, provenienti da Brighton, hanno inciso il loro primo album che sta riscuotendo un successo sorprendente. Combo di 8 elementi, travolgenti sul palco, i Baby Charles sono autori di brani deep funk & soul carichi di riff infuocati e breaks, tutti interpretati straordinariamente dalla potente voce di Dionne Charles. La quattordicesima edizione di Trasimeno Blues si concluderà domenica a Città della Pieve con un'altra grande giornata di concerti a partire dal pomeriggio ed il super ospite dell’edizione 2009: lo straordinario chitarrista fusion Robben Ford che si esibirà alle 22.00 in Viale Icilio Vanni ad ingresso gratuito. Louisiana red Le sue esuberanti performance, una personalità incontenibile e una tormentata storia di vita rendono Louisiana Red (vero nome Iverson Minter) uno dei bluesman più interessanti fra quelli che attualmente vivono in Europa. Louisiana non suona Blues ma lo vive e lo ha vissuto attraverso la sua chitarra e la sua voce. Con una tormentata infanzia alle spalle, la madre muore una settimana dopo il parto e suo padre viene linciato dal Ku Klux Klan quando aveva solo tre anni, le sue canzoni hanno sempre rispecchiato queste tragiche esperienze di solitudine e violenza. Influenzato da grandi musicisti quali Muddy Waters, Lightnin’ Hopkins e Arthur Crudup ha cercato a lungo il suo personale stile e la sua forma d’espressione. Quando si esibisce le sue canzoni esprimono il suo feeling con la tradizione, con le spontanee composizioni che ci riportano alle origini del Blues del Delta. In una carriera che si estende per mezzo secolo ha suonato con grandi bluesman tra i quali ricordiamo B.B. King e Muddy Waters, ha collaborato con Peg Leg Sam, Johnny Shines, Roosevelt Sykes e Brownie McGhee e, a proprio nome, ha inciso con Black Panther, JSP, Orchid, L+R e Blues Beacon; ma per lui non è importante dove e con chi si esibisce, Lousiana Red utilizza sempre la stessa intensità ed entusiasmo ad ogni concerto, sia che sia di fronte a 10.000 persone in un festival o in un piccolo pub. I primi successi discografici risalgono al 1952, quando incide per la Chess sotto lo pseudonimo di Rocky Fuller. In effetti il vezzo di cambiare nome lo accompagna per diversi anni sotto nomi quali Guitar Red, Elmore James Jr., Walkin' Slim. Negli anni 60 continua l’incessante attività discografica registrando per Atlas e Roulette mentre, agli inizi degli anni 70, relega la musica in secondo piano e diventa un attivista politico del movimento dei Black Muslims, combattendo la battaglia per i diritti civili. Giunge per la prima volta in Europa nel 1975, al Montreaux Jazz Festival, dove riceve un ottima accoglienza e critica che lo porta a dar vita ad un'incessante attività concertistica europea tanto da lasciare gli Stati Uniti per vivere in Germania. Questo però non gli impedisce di continuare a collaborare con grandi musicisti (fra tutti Johnny Shines) e, soprattutto, di vincere nel 1983 il "W.C. Handy Award" come miglior artista blues tradizionale. Da allora le produzioni discografiche ed i tour si susseguono senza sosta e, nel 1997, si registra un grande e trionfale ritorno di Red sulle scene USA. Costantemente alla ricerca di una nuova espressione del blues, il suo stile “down home”, irruento ma creativo alla slide e il canto passionale e istintivo legato a testi molto spesso politicizzati, fanno di Louisiana Red un musicista interessante e forse sottovalutato nonostante la troppa politica e la quasi “insensata” produzione discografica. Lo avevamo già incontrato parecchi anni fa a Trasimeno Blues e il ricordo indelebile che ci aveva lasciato riprenderà magicamente vita quest’anno con il suo grande ritorno al Trasimeno. Treves blues band La Treves Blues Band è la band storica del “blues made in Italy”. Nata nel 1974 su iniziativa dell’armonicista milanese Fabio Treves, è stata la prima band italiana a proporre un genere musicale che sembrava avere radici tanto lontane ma che era capace di coinvolgere tanto pubblico. La TBB ha incarnato sin da allora la passione ed il feeling che sono gli ingredienti base del blues insieme all’amore per questa musica che è stile di vita, libertà e valori umani. Nel 1978 la band si esibisce prima di Charlie Mingus e nel luglio 1979 è memorabile l’esibizione al Vigorelli di Milano come supporter di Peter Tosh. Nel 1980 avviene l’incontro con il grandissimo e compianto chitarrista americano Mike Bloomfield, con cui la TBB registra un “live” al Palasport di Torino. Nel 1988 Treves e la sua band fanno da supporter nei tour italiani del grande armonicista chicagoano James Cotton, dell’indimenticabile Stevie Ray Vaughan e del pittoresco Little Steven. Nel 1988 Treves corona il suo più grande sogno: conoscere e suonare con il suo mito Frank Zappa che lo invita a suonare insieme a lui nei concerti di Milano e Genova. Sempre nel 1988 c’è la registrazione di un bellissimo album dal titolo “Sunday’s blues”, ricco di ospiti illustri come Chuck Leavell, Pick Withers e Dave Kelly. Un altro disco che ci piace ricordare è il “Live del 1992” con il bluesman texano Cooper Terry, con cui Fabio ha dato vita per anni ad un fortunato sodalizio musicale. Un altro momento saliente della storia della TBB è la partecipazione nel 1992 al “Beale Street Music Festival” di Memphis – Tennessee – dove, unica band europea presente, si esibisce per tre sere condividendo il palco con leggende del blues quali Buddy Guy, Johnny Winter, Kim Wilson, Koko Taylor, Al Green, Lonnie Brooks e James Cotton. Nel 1999 la Treves Blues Band incide per la Red&Black Records il CD “Jeepster”, che dà il titolo all’omonimo fortunato tour della band. Nel 2001 esce “Blues Again”, l’undicesimo lavoro discografico, prodotto artisticamente dal chitarrista genovese Paolo Bonfanti. Fabio Treves ha al suo attivo tantissime altre collaborazioni con vere e proprie leggende del blues: Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James,WillieMabon,Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, Louisiana Red, Pat Grover, Gordon Smith, Son Seals, Eddie Boyd. Il baffuto armonicista ha collaborato anche con molti musicisti italiani suonando nei loro dischi. Ne citiamo alcuni: Branduardi, Bertoli, Grignani, Finardi, Panceri, Baccini, Giorgio Conte, Mina, Graziani, Ferradini, Cocciante. Numerose sono le trasmissioni televisive alle quali la TBB ha partecipato nel corso degli anni, da “L’altra domenica” a “DOC” a “Quelli della notte” (storici programmi di Renzo Arbore), da “Segnali di fumo” di Videomusic a “Showcase” a “Good vibrations” e “Crossroads” (di cui esegue la sigla) su Tele+. E’ di Treves anche la sigla “Fuorigiri” dell’omonimo programma di Rai Radio 2. Fabio Treves è anche l’apprezzato conduttore di due trasmissioni blues: “Blues Express” su Rock Fm e “Life in blues” su Lifegate Radio. E’ del 2008 l’ultimo disco della TBB, “Live 2008”e, come tanti fans chiedevano ed aspettavano da tempo, si tratta di un CD dal vivo, registrato durante il concerto del 10 febbraio 2008 allo storico locale Spaziomusica di Pavia. Questa è la seconda registrazione in presa diretta della band (la prima risale al 1996) e presenta la formazione che da tempo è quella ufficiale della TBB. I 18 brani contenuti rispecchiano fedelmente il clima che si vive ai concerti della TBB, all’insegna dell’entusiasmo e del coinvolgimento per un fedelissimo pubblico che rimane tale nonostante il passare degli anni e le mode musicali del momento. In 80 minuti di musica si ripercorre la storia del Blues attraverso classici famosi come “You gotta move”, “Flip, flop,fly”, “Baby what you want me to do” e “Shame,shame,shame” del mitico Jimmy Reed. Non poteva mancare “Traintime”, il cavallo di battaglia di Treves o lo scatenato “Stone Fox Chase” impreziosito dalle tante citazioni di brani famosi degli anni sessanta. Alla fine del secondo CD c’è una traccia extra audio/video chiamata “TBB Photo show”, dedicata ai tanti fans che hanno mandato le loro foto scattate ai concerti della band e ai numerosi amici che seguono Treves e soci da tanti anni. Un modo simpatico per suggellare l’appartenenza alla grande e simpatica comunità del Blues, targata Treves Blues Band. baby charles Definiti dalla prestigiosa rivista inglese Mojo come il gruppo che ha guidato la consacrazione della scena Funk nel 2008, dopo 3 singoli andati letteralmente a ruba, finalmente arriva l’album di debutto per i Baby Charles, provenienti da Brighton, la più chiacchierata band della nuova scena deep funk. Combo di 8 elementi sul palco, i Baby Charles suonano assieme dal 2005 con all’interno alcuni membri della Quanti Soul Orchestra. L’ultimo album è composto da 12 pezzi deep funk & soul carichi di riff infuocati e breaks, tutti incredibilmente interpretati dalla potente voce di Dionne Charles. Il sound riflette le influenze dei maestri classici come Meters, JBs, Fela Kuti, Sly Stone, Marvin Gaye, Lyn Collins, ma anche Sharon Jones, New Mastersounds e le produzioni attuali di etichette come Stone Throw e Daptone. Sul disco anche la cover in versione Funk & Afrobeat di “I bet you look good on the dancefloor” degli Artic Monkeys e un rifacimento di “This Time” primo singolo estratto dall’ultimo album di Dj Shadow. Mark Lamarr famoso dj della BBC che ha scritto le note di copertina dell’album, li ha invitati a suonare presso i mitici studi della Radio 2 dove hanno registrato un fantastico live. Personaggi del calibro di Snowboy, Keb Darge, Dj Shadow e Dj Andy Smith, che li ha voluti includere nella sua 'Let's Boogaloo Vol 4', tutti dichiaratisi fan della band, non possono certo sbagliarsi. Sul palco sono travolgenti Condividi