Di straordinaria e significativa importanza è stata la partecipazione dei lavoratori e lavoratrici metalmeccanici alle assemblee che si sono svolte in queste settimane e al voto del 27-28-29 luglio, promosse dalla Fiom-Cgil sulla piattaforma rivendicativa per il rinnovo del secondo biennio salariale del CCNL.
Il massimo sindacato dei metalmeccanici informa che le assemblee svolte sono state 155, di cui 106 in Provincia di Perugia e 49 in Provincia di Terni. Hanno partecipato al voto 8.250 lavoratori e lavoratrici di cui 5.288 in prov. di Perugia e 2.962 in prov. di Terni, il 94% si è espresso favorevolmente all’ipotesi di piattaforma rivendicativa della FIOM-Cgil.
Questo importante risultato di partecipazione alle assemblee e al voto dei lavoratori e lavoratrici dimostrerebbe inoltre, che l’atto compiuto da parte della Fim-Cisl e Uilm–Uil di disdettare anticipatamente il CCNL in vigore è illegittimo e unilaterale, considerando che il CCNL dei metalmeccanici sottoscritto il 20gennaio2008 prevede una durata predefinita per la parte economica in scadenza il 31.12.2009, mentre la scadenza dell’intero contratto il 31.12.2011.
La Fiom-Cgil, aveva responsabilmente chiesto alla Fim-Cisl e Uilm-Uil di concludere il percorso di vigenza contrattuale e proseguire , nel rispetto delle procedure previste dal vigente CCNL di presentare la piattaforma per il rinnovo del secondo biennio economico. Come noto si sono rifiutati per dare applicazione al nuovo sistema di regole contrattuali che Confindustria-Cisl-Uil e Governo hanno sottoscritto il 14aprile 2009.
Fim-Cisl e Uilm-Uil nella piattaforma presentata per il rinnovo contrattuale prevede l’applicazione del nuovo sistema di regole e chiedono per la parte economica 113 euro al 5°livello per i tre anni di durata contrattuale , una richiesta di circa il 40% in meno della piattaforma Fiom-Cgil e ben al di sotto del risultato conquistato nel precedente rinnovo economico e sottoscritto da tutti nel 2008 .
In un periodo di crisi economica senza precedenti, la disdetta unilaterale del contratto nazionale di lavoro in vigore è per le imprese un regalo senza precedenti. Federmeccanica e le controparti datoriali si ritrovano in questo modo la facoltà di gestire modifiche per le parti normative che vanno dalla deroga al contratto, alla riduzione del valore punto alla limitazione della libertà contrattuale in azienda o all’introduzione dell’arbritrato e delle sanzioni verso le RSU. Tutti temi cari a Federmeccanica e all’imprese per gestire unilateralmente l’orario di lavoro , la flessibilità della prestazione lavorativa in nome di quella che loro da tempo sostengono: risposta alla crisi in atto.
La Fiom-Cgil considera sbagliata e pericolosa questa impostazione che punta ad indebolire il CCNL la sua funzione di tutela per tutti i lavoratori indipendentemente dalla dimensione aziendale e territoriale o dalla forza sindacale .
Si vuole colpire di nuovo il salario dei lavoratori e i diritti del CCNL , lo scambio tra salario e produttività per le imprese è quanto di più dannoso per i lavoratori. La crisi attuale non è frutto del costo del lavoro o di alti salari bensì dalla carenza di investimenti, innovazione, qualità dei prodotti, nell’organizzazione del lavoro. L’Italia non uscirà dalla crisi con la competizione al ribasso sui salari , sui diritti o distruggendo lo stato sociale . Per rafforzare il sistema industriale e la sua capacità di reggere la competizione occorre difendere l’occupazione, il salario e il contratto nazionale di lavoro .
La Fiom-Cgil , che non ha condiviso il nuovo sistema di regole , ha presentato una propria piattaforma rivendicando la continuità del Contratto Nazionale in vigore e per il rinnovo del biennio economico chiede :130,00€ mensili per 2010-2011 e per chi non fa la contrattazione aziendale una erogazione di 35,00€ mensili per 13 mensilità, che i futuri aumenti contrattuali siano integralmente riconosciuti a tutti i lavoratori coinvolti in cassa integrazione e i futuri aumenti contrattuali siano detassati.
Il CCNL in vigore non è proprietà di FIM e UILM, ma è dei lavoratori e delle lavoratrici che se lo sono conquistato il 20 gennaio 2008 dopo una lunga e dura vertenza e con il referendum dove hanno partecipato in massa.
Quella partecipazione che Fim e Uilm oggi facendo esprimere solo i propri iscritti alla loro piattaforma negano la possibilità di poter fare esprimere tutti i lavoratori . Uno strano concetto di democrazia e partecipazione.
Diversamente per la FIOM la partecipazione e il voto dei lavoratori è vincolante per piattaforme e accordi , senza distinzioni di tessere sindacali e accettando il risultato quale che esso sia .
In Umbria come nel resto del paese, i lavoratori si sono espressi democraticamente e liberamente, la piattaforma è approvata in larghissima maggioranza. Federmeccanica di questo risultato ne deve prendere atto.
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