di Nicola Bossi
Mario Bravi, segretario della Camera del Lavoro di Perugia, ha definitivamente abbandondato il progetto della sinistra unita e più in generale quello di Sinistra Democratica di Fava. Bravi ha deciso di appoggiare, insieme ad altri 25 sindacalisti, il candidato Bersani a livello nazionale e quindi a livello locale starà con Lamberto Bottini. Per fare questa operazione deve certamente far parte dei 17mila tesserati al Pd umbro.
Ora si pone un piccolo quesito: tifare per qualcuno, una corrente in particolare di un Partito, non rischia di mettere in discussione un rapporto schietto tra sindacato e governi locali? Se un bersaniano è presidente della Giunta regionale Bravi come si comporterà? Se invece è franceschiniano avrà un atteggiamento più critico? Ma non è meglio che i sindacalisti siano autonomi in tutti i sensi, persino dalla correnti?
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