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MAGIONE - La libertà delle espressioni artistiche, siano esse pittura, musica, poesia, cinema è il filo conduttore dell’edizione 2009 di Magione Estate il cui programma è stato presentato questa mattina a Perugia dall’assessore alla cultura del comune, Giacomo Chiodini, e dal presidente della Pro Loco, Luigi Bufoli. Un’edizione che, accanto ai consolidati appuntamenti di Poesie nei Cortili e delle iniziative legate al Palio del Giogo, storica contesa tra contrade, si arricchisce quest’anno di un nuovo progetto sull’arte contemporanea con la mostra Arterie che verrà inaugurata venerdì 31 luglio in spazi non convenzionali lungo le vie e le piazze di Magione. “La programmazione estiva di Magione – ha dichiarato l’assessore Giacomo Chiodini – è caratterizzata ormai da anni dalla ricerca di percorsi culturali che siano nel segno della continuità e che sappiano portare l’immagine della città al di fuori del suo territorio. Accanto a questo vogliamo introdurre nell’offerta culturale uno spazio sempre più ampio all’arte contemporanea, anche utilizzando i tanti spazi di pregio presenti a Magione e nei suoi borghi”. «Pur continuando, dal punto di vista pubblicitario, a definire la manifestazione che raccoglie i diversi eventi Settimana Magionese, - spiega Luigi Bufoli – dobbiamo ormai parlare di Magione Estate in termini di tempo, visto che gli appuntamenti si susseguono da luglio alla fine di agosto. Dopo aver sostenuto l’iniziativa Poesie nei Cortili, arrivata alla sua sesta edizione, realizzata in collaborazione con l’associazione La valigia Blu e curata da Luigina Miccio; parte, per iniziativa dell’associazione culturale Z.one, un nuovo progetto sull’arte contemporanea, che ci auguriamo possa trovare continuità e successo. Come Pro Loco osserviamo con vero piacere che cresce di anno in anno tra le nuove generazioni il desiderio di partecipare ai diversi momenti del Palio del Giogo tradizionale sfida tra rioni che rievoca, nello strumento utilizzato per la corsa, il Giogo, simbolo della sottomissione del mondo contadino al “padrone”. Tra questi il corteo storico sta acquistando di anno in anno una ricchezza di personaggi e di situazioni legate alla vita contadina che attirano un grande numero di persone anche straniere”. «L’edizione 2009 di Poesie nei Cortili è dedicata quest’anno alla produzione poetica di Umberto Raponi – fa sapere Luigina Miccio - un artista che, oltre alla sua principale lavoro come grafico, si è distinto per la molteplicità delle sue attività che spaziano dalla poesia alla fotografia, alla lavorazione della ceramica. Partendo dalla poesia di Umberto Raponi, l’edizione 2009 di Poesie nei Cortili si propone di ripercorrere le forme ed i modi sperimentati dalla poesia nel tentativo di uscire dai confini della parola per farsi immagine, scrittura figurata, parola dipinta. Conferenze, letture, incontri con il poeta permetteranno di approfondire questi aspetti a cui si aggiungono laboratori per bambini ed incontri di scrittura creativa per adulti con un piacevole momento conviviale serale all’ombra della Torre dei Lambardi sabato 8 agosto“. «ARTERIE, nasce dal comune interesse per la valorizzazione del territorio e la promozione della cultura contemporanea – afferma Maurizio Coccia -. A tal fine, nel corso del consueto appuntamento estivo Magione Estate, alcuni locali del centro cittadino, da lungo tempo inutilizzati, diventano spazi espositivi temporanei, e le loro vetrine tornano a brillare grazie alle opere dei giovani artisti invitati. Così facendo, si cerca di porre l’accento in maniera non ovvia sul problema della “desertificazione” dei centri storici. Ma non solo. Parallelamente si muove il tentativo di mostrare come l’arte contemporanea sia in grado – se non di risolvere il problema – almeno di restituire una nuova dignità, culturale e non più soltanto commerciale, a quei negozi dimenticati. A questo scopo, pertanto, Sendi Facchin ci propone un’istallazione articolata, il cui tono apparentemente ludico è solo la faccia sorridente di una diffusa inquietudine, che condivide con la sua generazione. Anche Manuela Mancioppi, mediante un cortocircuito fra ironia giovanile e disincanto, approda ad una visione critica dell’attuale cultura mediatica di massa. Così come, a scanso di fatalismo, il video proposto dal Gruppo Sinestetico, ci indica la potenza intrinseca della parola, ma anche la sua estrema vulnerabilità, dalla censura, dal cattivo gusto e dall’ignoranza proposta come modello. Condividi