di Nicola Bossi
Tra gli arresti a riguardo dello scandalo di Bettona, Cannara e Bastia relativi all'inchiesta sull'inquinamento ambientale provocato dolosamente da allevatori di suini, c'è anche il neo assessore all'ambiente di Bastia Umbra - da poco conquistata dal centrodestra - Antonio Bagnetti. L'esponente politico - agli arresti domiciliari - non deve rispondere di provvedimenti presi nella sua qualità di assessore, ma come tecnico locale dell'Arpa addetto ai controlli e alle analisi.
Sui liquami dal 2006 si era aperta anche un'aspra battaglia tra il comitato locale di cittadini che avevano denunciato comportamento illeciti e anomali da parte di alcuni allevatori, gli imprenditori del settore e persino le istituzioni regionali.
Sulle analisi dei liquami c'era addirittura una differenze di valori e comportanti tra l'Arpa locale e quella provinciale che ha sempre espresso dubbi su questa situazione.
Un ruolo fondamentale sull'inchiesta è stato giocato oltre che dal comitato, anche dal circolo di Rifondazione Comunista e dal Pd locale che si era scontrato con gli esponenti regionali più possibilisti sui progetti di riorganizzazione del settore più volti presentati dagli allevatori.
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