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SAN GIUSTINO - Il sindaco di San Giustino Fabio Buschi all’indomani della pubblicazione della graduatoria per i finanziamenti inseriti nel bando Puc2 interviene con toni piuttosto critici in merito all’esclusione del Comune dalla graduatoria che ammette i primi 10 territori a finanziamento. «Il progetto presentato da San Giustino relativo al Puc e denominato ‘Verso una nuova dimensione di centro urbano’ prevedeva - esordisce Buschi - il completamento della viabilità come presupposto fondamentale per dare il via al progetto di qualificazione urbana. Un piano che si sviluppava poi nei punti nevralgici del centro storico comprendendo la zona stazione, la piazza e il Castello Bufalini con parcheggi, percorsi pedonali e aree verdi in un’ottica di massimo equilibrio tra il progetto e i criteri previsti dal bando che sono stati tutti rispettati». Se il punto debole individuato è, appunto, la viabilità "vorrei specificare che senza sistemare la situazione delle strade interne, sarebbe stato difficile, se non impossibile, prevedere una riqualificazione ad hoc del nostro centro urbano. Per la presentazione del progetto il Comune, seppur con un organico interno ridotto, ha compiuto sforzi notevoli anche sul piano del coinvolgimento tecnico e della partecipazione pubblica". "Per tutti questi motivi siamo estremamente dispiaciuti e quanto meno sorpresi dell’esclusione dalla prima assegnazione dei finanziamenti - sostiene il sindaco Buschi - e ci appare evidente una scarsa attenzione dei livelli istituzionali superiori nei confronti di un territorio che sta facendo ogni sforzo per essere un degno biglietto da visita come porta a nord dell’Umbria. Un Comune come San Giustino che fa registrare il 2% annuo di incremento demografico e che ha uno sviluppo economico interessante (ci sono molte aziende di piccole e medie dimensioni in buona salute e 4 imprese sopra i 100 addetti) pur essendo un territorio che non gode di posti pubblici". "La scelta dei progetti da graduatoria, ci era stato assicurato che sarebbe stata fatta sul piano tecnico per questo - continua Buschi - abbiamo la presunzione di pensare che il nostro fosse un progetto che potesse avere tutte le caratteristiche utili per rientrare nella prima tranche. Tuttavia ci riserviamo di esprimere ancora più chiaramente, ulteriori valutazioni in merito ai criteri previsti dal bando e successivamente adottati per la compilazione delle graduatorie". Condividi