PERUGIA - “Le prime mosse del Comune di Perugia vanno nella direzione sbagliata”. Il segretario generale territoriale della Cisl di Perugia Antonio Cascianelli afferma che “il bene comune e le istante dei più deboli devono essere sempre al primo posto”. Nel dire questo Cascianelli ribadisce il proprio secco “no” ai privilegi del ceto politico: il chiaro riferimento è all’aumento dei componenti delle commissioni consiliari. “Si tratta di una mossa sbagliata –ha fatto sapere il numero uno della Cisl di Perugia- perché non si tiene conto della situazione in cui versa il Paese e il centro umbro principale né tanto meno della concertazione in atto tra il sindacato e questo importante ente. Perugia, infatti, in quanto città capoluogo si candida al profilo europeo: dovrebbe, per questo, in tutti i suoi atti distinguersi e confermare le proprie vocazioni di equità, sobrietà, lungimiranza, solidarietà e trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Particolarmente importanti divengono le prime azioni -che assumono valore di segnali- del sindaco, del nuovo consiglio e della giunta: indicazioni che il sindacato non può non cogliere”. Cascianelli, ricordando al Comune che da anni grazie alla contrattazione ormai avviata si è concordato l’impegno di recuperare risorse dagli sprechi e dai privilegi della politica, sottolinea il bisogno della tenuta delle politiche sociali, in particolare di quelle dedicate alla fasce più bisognose. “Ad essere premiato, come da accordi previsti, dovrebbe essere il personale dipendente e non la dirigenza, come in questo caso il ceto politico: il segnale mandato dalla nuova amministrazione, per questo, preoccupa il sindacato che ha difeso questo ente nei momenti più critici della sua storia più recente”. La Cisl, da subito, ha guardato l’elezione del nuovo sindaco con attenzione e speranza affinché alcune sgradite pratiche fossero consegnate definitivamente alla storia passata. “Il sindaco –ha tuonato Cascianelli- non può essere vittima dei veti della visibilità del ceto politico. Inoltre –ha poi aggiunto- il consiglio comunale dovrebbe essere rimborsato esclusivamente con un gettone di presenza per il sevizio reso alla comunità: la garanzia della paghetta conferma, invece, una prassi che tende a considerare il bene pubblico fonte di privilegio per la classe politica”. L’invito della Cisl al nuovo sindaco è quello di “scrollarsi di dosso il peso e gli appetiti dei partiti e di perseguire con determinazione gli impegni sottoscritti con il sindacato, mettendo sempre al primo posto il bene comune e le istanze dei più deboli, allontanando una volta per tutte i privilegi della politica”. Condividi