Terminata la riunione di maggioranza a Palazzo Donini. Il Governatore Maria Rita Lorenzetti ha fatto il punto con gli alleati e con i segretari di partito del centrosinistra. Prima di tutto c'è stata l'analisi del voto sulla base della relazione dell'Agenzia per la Ricerca che, stando al Governatore, mette in rilievo tre grandi criticità: che il buon governo non paga se non c'è una buona campagna di informazione, che il centrosinistra non riesce più a parlare alla società profonda (artigiani, ceti popolari e giovani) e che è passato il virus dell'antipolitica.
Insomma tra dieci mesi non è scontato che il centrosinistra si presenti alle elezioni regionali con un consenso popolare sufficiente non a stravincere ma a vincere. Da qui la decisione di cambiare marcia: puntanto sul dialogo, su iniziative politiche che permettano di affrontare la crisi e la definizione degli ultimi tasselli del programma regionale. Si devono approvare il Dap, il Bilancio, la modifica della legge elettorale, le modifiche allo statuto (il passaggio da 36 a 30 consiglieri regionali)e il Piano dei Rifiuti.
C'è anche nuova tecnica che il Governatore Lorenzetti vuole adottare: attaccare il governo sulle politiche che sta attuando a danno delle regioni. Per risparmiare, ha spiegato la Lorenzetti, l'esecutivo nazionale taglia la sanità mettendo in discussione l'universalità del servizi. "Farà passare i tagli per degli sprechi mentre se ne andranno servizi al cittadino veri e propri". Stesso discorso sul Federalismo fiscale. Attaccare il Governo per far capire alla popolazione che in Umbria si vuole dare un nuovo modello di sviluppo.
Altro punto fondamentale: ridare fiato alle famiglie e alle piccole imprese con un sostegno economico veloce e che sia utile veramente. Serve che gli umbri tocchino con mano il sostegno della Regione.
Udc non serve nel centrosinistra umbro
Nella riunione di maggioranza del centrosinistra a Palazzo Donini si è affrontato anche il nodo delle future alleanze. Ed è stato proprio il Governatore ad aprire la discussione: "La coalizione - avrebbe detto secondo alcuni fonti di Umbrialeft - è questa che siede intorno a questo tavolo. Non è questa più l'Udc. Dell'Udc in Umbria non abbiamo bisogno per dare una Svolta o una nuova anima al centrosinistra. Ribadisco però che a livello istituzionali voglio dialogare con l'Udc per il bene della regione". Dichiarazioni che sono state molto apprezzate sia dai rappresentanti di sinistra che dal Partito Democratico.
Deleghe per il consigliere Lupini
Come già anticipato da Umbrialeft in questi giorni, il presidente della Giunta regionale dell'Umbria Maria Rita Lorenzetti ha comunicato al centrosinistra di aver consegnato nelle mani del consigliere regionale de La Sinistra - area Vendola -, Pavilio Lupini, delle nuove deleghe. Non diventa assessore, non partecipa alle riunione di giunta, ma sarà il titolare di: Pace, Relazioni Internazionali e Cooperazione Internazionale. Lupini già dall'inizio della legislatura aveva la delega ai migranti umbri nel mondo. La scelta di dare delle deleghe a Lupini è stata concertata con l'attuale capogruppo Mauro Tippolotti che ha preferito non entrare direttamente nell'amministrazione dopo la lunga e proficua esperienza come presidente del Consiglio regionale, un ruolo istituzionale che ha caraterizzato la sua esperienza politica in Regione.
I socialisti silurano la socialista Girolamini
Stretta finale sul caso Ada Girolamini, il consigliere regionale eletto in quota Sdi nella lista uniti nell'ulivo che però alle ultime amministrative si è candidata con una lista socialista alternativa al centrosinistra. Durante la riunione di maggioranza di oggi il segretario del Partito socialista - confederato con Sinistra e Libertà - Roberto Bertini ha ribadito che "Ada Girolamini non fa più parte del partito e quindi la coalizione deve estrometterla dagli incarichi di maggioranza".
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