PERUGIA - Cgil-Flc, Cisl Università, Uil-Pa/U.R. Cisa Ouni/Snals Università hanno proclamato unitariamente lo stato di agitazione all'Università di Perugia. Nel volantino distribuito al riguardo fanno presente che, dopo mesi di estenuante trattativa con l’Amministrazione per l’ipotesi di Accordo Decentrato per l’anno 2009; dopo il rifiuto del Rettore a rivedere la propria posizione sull’applicazione della Progressione Economica Orizzontale solo ad una percentuale del Personale T.A.B.; dopo il rifiuto sempre del Rettore ad incontrare le OO.SS. anche soltanto per ascoltarne le richieste; dopo il clima creato attorno al pubblico impiego dai provvedimenti del ministro Brunetta sulle assenze e sulla meritocrazia e preso proprio a pretesto dalla nostra Amministrazione per non concedere quanto richiesto dalle OO.SS, la decisione rappresenta una risposta all’intransigenza di un’Amministrazione improvvisamente rigida su non meglio precisate esigenze statistiche da presentare al Ministero. Proprio quello stesso Ministero che ha elaborato quella classifica penalizzante per il nostro Ateneo ma utilizzando criteri almeno discutibili, visto che con gli stessi dati il CENSIS colloca l’Ateneo di Perugia ben più in alto! E’ questa la meritocrazia che si vuole? Si chiedono le stesse organizzazioni sindacali secondo i quali "Non è possibile che in questa Università si voglia introdurre una meritocrazia esasperata solo sui lavoratori che con il loro stipendio arrivano a malapena alla terza settimana". Come pure "Non è possibile che a giustificazione di tutti i problemi dell’Ateneo venga ancora indicato il Personale T.A.B." "I ministri Gelmini e Brunetta - si chiede ancora nel volantino - si rendono conto o no che all’Università non si possono applicare gli stessi metodi di premialità utilizzati per le maestranze di una fabbrica che costruisce automobili?" E "Il Rettore Bistoni ed il Direttore Amministrativo Lacaita perché non intendono contestare gli iniqui provvedimenti ministeriali sul personale T.A.B. così come stanno contestando la classifica del nostro Ateneo?". Da qui, infine, l'invito a tutto il personale di farsi trovare pronto alla lotta al rientro dalle ferie per dire no alle iniquità. Condividi