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Preoccupazione e perplessità sono state espresse dal sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, per classifica delle università italiane non virtuose, che vede l'ateneo perugino al secondo posto, e che il sindaco definisce ''discutibile''. ''Non è certamente un bel regalo - ha detto Boccali - quello che il governo ha fatto all'ateneo di Perugia all'indomani del suo settecentesimo compleanno. Evidentemente è inevitabile la preoccupazione ed anche la perplessità di una città che ha sempre considerato l'università uno dei suoi punti di eccellenza, e soprattutto un indispensabile motore dello sviluppo civile, culturale, economico''. Secondo Boccali - riferisce una nota del Comune - ''ben vengano, all'interno però di un forte sostegno alla scuola e alla ricerca, che non pare prerogativa di questo governo, valutazioni sulla qualità''. Ma ''i criteri debbono essere oggettivi, riconoscibili e solidi''. ''In generale - ha osservato il sindaco - mi sembra che ne esca una visione eccessivamente economicistica dell'università e della ricerca''. Secondo Boccali, ''alcuni criteri sono da discutere, come la percentuale di chi trova lavoro dopo la laurea: più che la qualità della didattica, in questo caso conta la vivacità del tessuto economico. Anche il più assiduo approccio ai progetti e ai fondi europei premia territori, quindi università, storicamente e geograficamente più vicini ad una dimensione europea. Chi è più indietro, da questo punto di vista, dovrebbe essere sostenuto, non penalizzato''. ''Alcune logiche - ha aggiunto il sindaco - mi sembrano invece colpevolmente assenti. Dell'università, dovrebbe essere sottolineata la ricaduta culturale sul territorio, il far parte della sua crescita e della sua storia, il legame con il tessuto urbano. E' un aspetto, questo, che preme molto al Comune di Perugia, che negli ultimi anni ha ragionato, di concerto con l'ateneo, soluzioni per razionalizzare i servizi e la didattica, facendo della presenza degli studenti un tratto distintivo dell'identità di Perugia: la ridislocazione delle facoltà in via del Giochetto, la nuova facoltà di Medicina, la politica delle residenze studentesche (dall'ex Fatebenefratelli alla nuova Monteluce in costruzione) sono alcuni esempi''. ''In definitiva - ha concluso il sindaco - è una classifica discutibile, in base alla quale però sono decisi soldi veri. Può certamente essere uno stimolo per tutti a fare meglio, ma intanto il Comune, assieme alle altre istituzioni dell' Umbria, verificherà con il rettore Bistoni e l'ateneo perugino il modo per valorizzare il ruolo dell'università per Perugia e tutta la società regionale''. Condividi