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In vista del rinnovo dei Consigli Regionali della prossima primavera, il quotidiano "Il Riformista" ha pubblicato nei giorni scorsi una serie di sondaggi effettuati al fine di stabilire anche quali alleanze siani le più premianti per il PD nelle varie regioni italiane: con l'Udc o con la Sinistra? Venendo all'Italia Centrale, e più segnatamante alle Marche e all'Umbria, il quotidiano in questione è arrivato alla conclusione, che esprime fin dal titolo di apertura, secondo la quale "Marche e Umbria sempre rosse. Neanche Bertolaso ce la farebbe". Me c'è di più, perché per entrambe queste Regioni l'allenza indicata come la migliore è quella fra il PD e la Sinistra. Questi i risultati: se si votasse oggi un centrodestra al completo (quindi Udc compreso) otterrebbe nelle Marche al massimo il 48% dei suffragi, contro il 52% del centrosinistra. Ancora più netto il divazio in Umbria dove l'alleanza dell'Udc con Pdl, Lega Nord, La Destra e Mpa, raccoglierebbe nel migliore dei casi il 46% dei voti contro il 54% del centrosinistra che con Casini dentro potrebbe arrivare invece anche al 58%. Come si vede, quindi, l'Udc non sarebbe determinante per la vittoria del centrosinistra nè in Umbria e neppure nelle Marche. Passando al gradimento riguardo all'operato del governo regionale, il sondaggio de "Il Riformista" parla di una percentuale di soddisfatti che in Umbria si attesterebbe attorno al 60% (insoddisfatti 29%, non sa 8%). Cifre che diventano ancora più lusinghiere se ci si riferisce all'operato della presidente Lorenzetti che incontrerebbe il gradimento del 63% degli elettori umbri(insoddisfatti 26%, non sa 11%). Quanto poi alle maggiori preoccupazioni nutrite dagli umbri per il futuro, la questione che più li angustia (43%) sarebbe la disoccupazione, una percentuale di gran lunga superiore alla tanto sbandierata (dal centro destra) emergenza criminalità che preoccuperebbe appena il 3% degli interrogati. Una chiara dimostrazione della grande distanza che passa fra il comune sentire dei cittadini e le speculazioni allarmistiche che ogni tanto vengono tentate riguardo alla qualità della vita in Umbria. Ulteriore dimostrazione di ciò la si ricava leggendo il grado di soddistazione dichiarato dagli interrogati rispetto a quanto ha fatto la regione nei più diversi campi di attività. Sulla questione rifiuti (altro tema tenuto a caldo dal centrodestra), il gradimento è al massimo (il 70%) ed in genere le percentuali sono superiori al 50% per gran parte dei settori elencati: cultura (58%), turismo (58%), scuola (57%), agricoltura (57%), ambiente (56%), sanità (55%), servizi sociali (54%), trasporti (50%). Le uniche insufficienze si registrano per l'econonia (42%), l'energia (35%), le politiche giovanili (33%), il lavoro (33%), come si vede questioni per lo più fortemente condizionate dalle politiche nazionali ed internazionali. Alla luce di tutto questo ben si capisce l'ottimo gradimento goduto dalla Lorenzetti (63%) che con una percentuale del 76% risulta essere anche il personaggio politico umbro più noto. Ed è anche comprensibile perché la stessa Lorenzetti ambisca assai ad un terzo mandato. Dopo di lei, a buona distanza, però, si colloca l'ex sindaco di Perugia, Renato Locchi, che godrebbe della fisucia del 40% degli umbri. Nel campo del centrodestra, invece, il personaggio che riscuote maggiore fiducia sarebbe Pietro Laffranco (30%), seguito con il 16% da Luciano Rossi. Da notare che l'indagine condotta da "Il Riformista" non considera affatto quella che al momento viene data come la più probabile candidata del centrodestra per la Regione Umbria, ovvero l'affascinante imprenditrice tuderte Luisa Todini. Una dimenticanza non da poco. Condividi