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A differenza di Alberto che non intende schierarsi, io sono uno di quei miglioristi morandiani della prim’ora che valuta molto criticamente l'azione di chi ha governato il processo fondativo del PD. Le responsabilità non si delegano, se il partito è nelle condizioni in cui si trova, le responsabilità sono di chi lo ha guidato. Da Orvieto in avanti, troppe scelte sbagliate: il Sindaco di Roma, l'archiviazione frettolosa dei meriti del governo Prodi, inseguendo un nuovismo di facciata, troppi i parlamentari cooptati senza alcun radicamento, ne politico, ne sociale, il bluff del governo ombra, tante regioni commissariate e altrettante quelle da commissariare per la mancanza di una ferma e autorevole guida politica nazionale, primarie si, primarie no......; tanta immagine non supportata dalla qualità del prodotto...... Per questo e tanto altro ancora, da ex veltroniano, ritengo utile ripartire da Bersani, Bindi e Letta (qualcuno si ricorda le mozioni di quest’ultimi?) che credo abbiano una indiscutibile volontà riformatrice, una visione chiara della forma partito e delle alleanze, autorevolezza e capacita per realizzare il progetto del PD. Lo sforzo di Alberto è apprezzabile, c’è chi definisce furbetta la sua posizione, io credo invece che tutti quanti dovremmo valutare con rispetto il suo sforzo. Ho conosciuto Alberto per le note vicende di Castiglione del Lago: non l’ho votato come Segretario, ho contestato aspramente le sue decisioni ma nonostante questo ho imparato ad apprezzarlo. Il suo documento mi convince, lo ritengo coerente con l’idea che mi sono fatto di lui; le sue posizioni sulla forma partito, sulle alleanze, sulle primarie sono vicine a quelle della mozione che sostengo; sulla necessità di fare uno sforzo collettivo per ripensare l’Umbria, ritengo che trovi consensi sia nella mozione dei “Parlamentari che in quella degli Amministratori”. E allora voglio sperare, come auspica Santini che non conosco, che il coordinamento della mozione Bersani, del quale non faccio parte ma che riconosco, voglia prendere in seria considerazione l’opportunità che Alberto ci offre invitandolo comunque a schierarsi necessariamente con una delle mozioni nazionali in campo (questo vuole lo statuto), non per Marino, sarebbe allora una posizione “furbetta” (chiaramente non ho nulla contro Marino, ANZI!). Non siamo un partito anglosassone, specialmente in una regione piccola, le contrapposizioni creano lacerazioni, ferite che non rimarginano e le elezioni regionali sono alle porte. A CASTIGLIONE DEL LAGO, PUR CONVINTO DELLA BONTA’ DELLE SCELTE FATTE, CHI HA PERSO IL CONFRONTO, NON HA RICONOSCIUTO CHI QUESTO CONFRONTO L’HA VINTO; UNA DESTRA FORTE CI AVREBBE NANDATO ALL’OPPOSIZIONE. Condividi