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Carla Adamo ASSISI – Le note e i colori della musica di Rocco De Rosa hanno aperto la decima edizione di “Cambio festival”, kermesse di musica di frontiera, che ospita artisti di fama nazionale e internazionale. Organizzata dall’Associazione culturale Ponte Levatoio, la manifestazione sarà nella suggestiva cornice del castello dei figli di Cambio a Palazzo di Assisi fino a domenica 26 luglio. Il fascino del mare, le melodie e i ritmi legati alla cultura e alle tradizioni del Sud d’Italia pervadono il lavoro del pianista e compositore lucano che ha presentato al pubblico il suo “Trammari live”. Rocco De Rosa, sul palco di Cambio festival, ha riproposto un percorso tra immagini e musiche, dalle sonorità prevalentemente acustiche con ritmi e melodie che attingono ad una sorta di ‘memoria sonora collettiva’, arcaica e, nello stesso tempo attuale. “L’elemento che più caratterizza questo artista e la sua musica – ha spiegato Francesco Raspa, presidente dell’associazione Ponte Levatoio – è l’acqua. Il mare, infatti, in tutte le sue accezioni è il filo conduttore del suo lavoro, elemento che permette l’incontro tra lingue, culture e saperi diversi. Altra fonte di ispirazione di De rosa è sicuramente il Sud Italia da cui proviene, una terra ‘tra i mari’, con i suoi colori i suoi suoni i suoi drammi, il Meridione con il suo tempo dilatato, la lentezza del pensiero e dei gesti”. Durante il concerto il pianista ha presentato brani estratti dai suoi lavori “Rotte distratte” e “Trammari”, tra cui Tres pasos, Trasmgrazioni, Cenere, e le due canzoni che danno il nome agli album. Per festeggiare la data del decennale di “Cambio festival” gli organizzatori hanno pensato a un ‘the best of’ con quattro serate dedicate ognuna a uno dei quattro gruppi che meglio incarnano lo spirito del festival e della ‘world music’, e che hanno maggiormente entusiasmato il pubblico nell’arco dei 51 concerti che si sono tenuti nelle precedenti edizioni. Dopo Rocco De Rosa, che si è esibito per la prima volta al castello dei figli di Cambio nel 2004, si è proseguito questa sera, alle ore 21.45, con ‘Javier Girotto & Aires Tango’. “La musica del compositore e sassofonista argentino ‘Javier Girotto & di Aires Tango’ (Gwis, Siniscalco, Rabbia) è una sorta di tango ‘trattato’ – ha spiegato Carlo Bosco, direttore artistico della kermesse -: i ritmi e i disegni della melodia tangueira tradizionale si fondono con la libertà espressiva dell'improvvisazione jazz”. Sarà, poi, ‘Karl Potter percussion group’, l’ospite di domani, sabato 25 luglio, alle 22.15. “La terra – ha aggiunto Bosco – è invece l’elemento che contraddistingue questo artista. Assiduo ricercatore del ritmo e talentuoso musicista, Karl Potter è uno degli esempi concreti di fusione di generi che con il suo ultimo lavoro ‘Danza Reloaded’ ha dato vita al suo personalissimo ethno-funk mediterraneo”. A chiudere la kermesse domenica 26 luglio la musica ‘meticcia’ di ‘Iguazù project’ di Michele Ascolese, chitarrista e arrangiatore in dimenticato di Fabrizio De Andrè. “Un gruppo di musicisti – ha spiegato Bosco -, di varia estrazione e diversi Paesi, che propone un genere in cui si fondono e si armonizzano ritmi, suoni, colori del Sud del mondo e in cui si percepisce più di ogni altro l’elemento dell’aria”. Oltre alla musica nel cartellone di ‘Cambio festival’ trova spazio anche l’arte e nelle sue diverse forme. Tre gli eventi collaterali in programma: “Arte di notte” di Francesca Batori, Roberto Costantini e Chiara Dionigi, progetto che prevede l’installazione di 9 proiettori dentro e fuori il castello per un evento di grande suggestione; la mostra fotografica “I luoghi del Pintoricchio”di Marco Nicolini che utilizza per la vecchia polaroid e rilegge poi le foto con strumentazione digitale, e lo spettacolo musicale “Il monte analogo” di Gianluca Bianca, messo in scena nella chiesa della Buonasorte, adiacente al castello, nelle serate di sabato 25 e domenica 26, alle 19. Condividi