ROMA - La polizia di Stato è in rivolta e la ragione è semplice: da un po' di tempo a questa parte ottenere un puntuale accredito degli stipendi, con tutti gli straordinari retribuiti è come vincere un terno al lotto. Il ministero butta la colpa di questi inconvenienti su improbabili contrattempi telematici, ma visto che malgrado le assicurazioni le cose continuano ad andare così, è evidente che i diretti interessati non ci credono più. A dirlo con chiarezza è stato il segretario nazionale della polizia di Stato, Enzo Marco Letizia, secondo il quale la stragrande maggioranza dei 97 mila tra donne e uomini che garantiscono la sicurezza in Italia e che lo dovrebbe ricevere direttamente sul proprio conto corrente il 19 di ogni mese lo stipendio che serve per vivere, ad oggi non ha visto un euro.
Quando verrà liquidato lo stipendio di luglio? Il Ministero non lo dice e neppure il ministro Maroni si pronuncia al riguardo e, siccome la stessa cosa è avvenuta ad aprile ed il tutto è aggravato dal fatto che forti ritardi si registrano anche nel pagamento degli straordinari e delle missioni, allora Letizia non ci sta e si domanda se anche gli stipendi di ministri e parlamentari subiscono la stessa frenata.
Noi, aggiunge, la spesa la dobbiamo fare dai primi giorni del mese ed è per questo che lui, come pure i suoi colleghi poliziotti, non credono più nei contrattempi sistematici ed informatici riscpontrati da alcuni istituti di credito e da Bankitalia, come sostiene invece Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia.
Per lui si tratta di una "scusa" bella e buona visto che, come abbiamo detto, la storia si ripete da tempo. A parte i disguidi sull'accredito dello stipendio di aprile e adesso di quello di luglio, c'è il problema degli straordinari che dovrebbero essere versati 10-15 giorni dopo lo stipendio ossia vero il quinto giorno del mese successivo: l'ultima volta che sono stati pagati con regolarità è stato il 5 settembre dell'anno scorso e non è credibile che da quasi un anno questi problemi informatici non si siano risolti. Come non è possibile che tutte le banche registrino contemporaneamente gli stessi problemi informatici.
Il fatto vero è che i soldi non ci sono e Letizia porta a dimostrazione della veridicità della sua tesi il fatto che mentre la stragrande maggioranza dei poliziotti che hanno scelto il pagamento dello stipendio tramite accredito sul conto corrente, per facilitare l'amministrazione, restano a secco, pochi che continuano invece a riscuotere tramite la cassa, le loro spettanze le prendono con puntualità. Una volta, quando le proporzioni erano opposte accadeva esattamente il contrario perché quando l'amministrazione si trovava a corto di fondi, la moltitudine che si rivolgeva alla cassa restava a secco, mentra i pochi che avevano il conto corrente si vedevano accreditare regolarmente le loro retribuzioni, il che vuol dire che quando scarseggiano i soldi la scelta è sempre la stessa: accontentare la minoranza piuttosto che la massa.
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