GUBBIO - Una pioggia battente di note dal ritmo incalzante quanto espressivo ha mandato in estasi il pubblico di ieri sera all’Ex Refettorio del Complesso di San Pietro. Sul palco, per il secondo concerto della XX edizione del Gubbio Summer Festival, uno dei musicisti coreani più apprezzati del momento, il pianista di fama internazionale Chong Park.
Fin dalle sue prime esibizioni la critica ha sottolineato “la grande personalità e l’elegante musicalità” di questo artista, doti che anche il pubblico del Gubbio Summer Festival ha potuto apprezzare nelle interpretazioni dei brani eseguiti ieri sera. Dopo la sonata in Si min. di F. Liszt, la “Sonata al chiaro di Luna” di L. Van Beethoven, la Ballata n. 1 op. 23 di F. Chopin e “Tarantella” del già citato Liszt, a grande richiesta il pianista coreano ha concesso anche il bis, eseguendo per i presenti “Summertime” di G. Gershwin.
Questa sera, alle ore 21,15, presso l’Ex Refettorio del Complesso di San Pietro, sarà ancora protagonista il pianoforte, con un artista italiano in continua ascesa, Marco Sollini. Docente di Pianoforte Principale presso l’AFAM, l’Istituto Musicale Pareggiato “G.B. Pergolesi” di Ancona, dove ha ricoperto anche il ruolo di direttore, è inoltre presidente dell’Associazione “Marche Musica” ed ha ricevuto numerosi premi dalla critica, che continua ad apprezzare la tecnica e la sincerità musicale di questo artista.
Musicisti di fama internazionale hanno scritto per lui, ma questa sera, oltre ad alcuni brani di Schumann e Chopin, eseguirà per il pubblico presente anche delle musiche che lui stesso ha composto. La sua attività lo ha portato a suonare in tutta Europa, Nord e Sud America, Africa, Indonesia ecc…Inoltre le più importanti radio del mondo trasmettono regolarmente i suoi CD e i suoi concerti registrati. Può vantare una ricca discografia, tra cui, ultima impresa, l’integrale pianistica di Rossini, che la Società tedesca Rossini ha riconosciuto come “edizione di riferimento”.
Dopo il concerto di apertura di Valery Oistrakh e Francesco De Zan domani sera sarà la volta di un altro imperdibile duo, quello composto dal violinista Alberto Maria Ruta, primo violino e fondatore del Quartetto d’archi Savinio, e del pianista Antonello Cannavale, docente di musica da camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno: altri due artisti di fama mondiale, che non mancheranno di dare ulteriore lustro ad una kermesse musicale di grande livello.
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