In vista dei prossimi appuntamenti congressuali regionali e nazionali il segretario provinciale del Pd Alberto Stramaccioni ha elaborato una piattaforma politico programmatica, dal titolo ''Una proposta per la modernizzazione dell'Umbria'' volta a trovare l'intesa nel Pd umbro per giungere ad una piattaforma congressuale unitaria.
Nei prossimi giorni - è detto in un comunicato del partito - ''alla luce delle adesioni di dirigenti iscritti e cittadini al documento programmatico presentato Stramaccioni valuterà l'opportunità o meno di candidarsi alla carica di segretario regionale del Partito democratico dell'Umbria entro il 31 luglio, come previsto dal regolamento congressuale''.
Il documento elaborato da Stramaccioni (consultabile presso il sito del Pd provinciale) sarà inviato anche ai membri dell'assemblea regionale e delle assemblee provinciali di Perugia e Terni. Nella premessa del documento si spiega che con questa piattaforma programmatica per la quale si chiede la ''condivisione'' di ''tutti i democratici umbri indipendentemente dallo loro scelta di aderire alle diverse mozioni politiche nazionali'' non ci si vuole sottrarre ''al dibattito sulle grandi questioni politico strategiche generali che stanno animando il confronto dentro e fuori il Pd''.
Ai due principali candidati alla segreteria nazionale viene chiesto di condividere alcuni importanti obiettivi politici e programmatici: ''l'idea che un moderno partito riformista in Italia possa trovare un significativo punto di riferimento e di identità in Europa, nell'esperienza dei democratici, dei progressisti e dei socialisti chiamati a rivedere le proprie politiche di fronte alla crisi dello stato sociale ed ai grandi mutamenti internazionali''; ''l'idea che una nuova configurazione del sistema politico-istituzionale italiano assuma sempre di più i caratteri di un sistema bipolare, ma non bipartitico'' e che ''le riforme istituzionali e costituzionali e una nuova legge elettorale non possono che muoversi lunga questa prospettiva di riorganizzazione, semplificazione e di ammodernamento del sistema politico istituzionale italiano a partire dal passaggio ad una sola camera legislativa, con un Senato federale ed il dimezzamento dei parlamentari eletti'';''l'idea che si debba lavorare per dare vita ad una nuova coalizione riformista, per tornare a governare il paese, basata su chiari e definiti indirizzi programmatici, superando alleanze litigiose e non sufficientemente coese politicamente e programmaticamente''; ''l'idea di costruire un moderno Partito Democratico con una identità nazionale, di tipo federale, regionalista ed autonomo''
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