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È tutto un mondo che ritorna, nel sexgate di Silvio Berlusconi. Mentre si attendono le nuove telefonate dall'Espresso, stavolta ancora più pesanti delle precedenti, ed è quanto dire, nonché la pubblicazione di immagini inedite sugli interni di Palazzo G durante la notte di Patrizia&Silvio, prendono forma più compiutamente storie rimaste sinora sullo sfondo. Non solo Palazzo Grazioli. Non solo Villa Certosa. L'harem del Sultano ha vissuto pagine epiche anche nella verde quiete di Todi. Le puntate umbre del Cavaliere con altre veline e donne sono state ricostruite nell'ultimo libro di Peter Gomez, Marco Lillo e Marco Travaglio, con la collaborazione di Claudio Pappaianni: Papi. Uno scandalo politico, edito da Chiarelettere. Il nome che ricorre più spesso in queste nuove mille in una notte è quello di Barbara Guerra, ex modella dalle forme mozzafiato che ha partecipato all'ultima edizione di un reality di Mediaset, La Fattoria. Fonti accreditate della procura di Bari riferiscono che si tratterebbe di una delle 15 ragazze sinora identificate ma non ascoltate dal pm Pino Scelsi per l'inchiesta sulle escort procurate dal rampante Giampaolo Tarantini, il giovane imprenditore pugliese amico di Patrizia D'Addario. Ma Guerra non è nuova a storie del genere. I magistrati si interessarono a lei già nel 2006. Per prostituzione e altro. Lo scandalo di Vallettopoli. Da Papi: «Allora gravitava attorno alla scuderia di starlet di Lele Mora, fino a quel momento aveva lavorato solo in Rai. Ma, secondo il pm Henry John Woodcock, di tanto in tanto arrotondava con serate di sesso. Per questo, a Potenza, Fabrizio Corona si ritrova oggi imputato in udienza preliminare per averla fatta prostituire con manager importanti tra Roma e Vicenza. Già all'epoca delle indagini potentine su Vallettopoli si era mormorato di una conoscenza tra Barbara e il Cavaliere. Ma lei, interrogata, aveva spiegato di essere stata solo invitata nell'estate del 2006 a una festa a Villa Certosa con Matteo Cambi, il giovane proprietario del marchio Guru, poi arrestato per il crac della sua azienda. E aveva aggiunto di aver rifiutato la proposta». Dalle cronache dell'epoca emergono altri dettagli. Come l'amicizia tra Guerra e Aida Yespica. Per questo è tutto un mondo che ritorna nel sexgate berlusconiano. Yespica fu una delle concause, l'altra fu Mara Carfagna, della prima lettera di Veronica Lario a Repubblica sulla passione del marito per le donne, poi diventata «malattia». A una festa per i telegatti, Yespica si sedette sulle ginocchia del Cavaliere e lui le espresse il desiderio di scappare insieme su un'isola segreta. Agli atti di Vallettopoli Barbara e Aida furono sentite per droga. Cocaina. Tirata in ballo, Yespica smentì ogni coinvolgimento: «Io non ho mai chiesto a Barbara di comprare per me della cocaina». Fin qui il passato. Torniamo alle trasferte umbre del Sultano di Arcore. Papi racconta con certezza di due puntate nella beauty farm di Marc Mességué. La prima è del 24 settembre 2008, cinque giorni prima del suo settantaduesimo compleanno, che cade il giorno di San Michele, il 29. Roma è scossa dalla crisi Alitalia e all'ultimo momento il premier rinuncia a un viaggio a New York, per l'assemblea generale dell'Onu. Al suo posto il titolare della Farnesina, Franco Frattini, che già in estate aveva dovuto interrompere le sue vacanze alle Maldive con una donna misteriosa (che poi si scoprirà essere Chantal Sciuto) per sostituire Berlusconi a una riunione sulla crisi georgiana. Il presidente del Consiglio parte per il centro di Melezzole, vicino a Todi, nel pomeriggio del 24. La sera prima, come risulta dalle intercettazioni a carico di Tarantini, c'è stata l'ennesima festa a Palazzo Grazioli. Nella beauty farm, blindatissima, rimane fino a sabato 27. Il nome di Barbara Guerra spunta nella seconda trasferta, quella che va da venerdì 28 novembre, ventitré giorni dopo la notte con Patrizia D'Addario. Il premier è al telefono con Tarantini. L'amico Giampi è in auto con tre donne: Guerra; un'attrice italiana dal nome esotico, Licia Nunez al secolo Licia Del Curatolo; infine una ragazza dominicana. Berlusconi spiega all'imprenditore il percorso per arrivare alla Spa di Mességué. In quell'occasione, l'intero centro è stato requisito. Ventisei stanze per lo staff del Cavaliere, per le amiche di Tarantini e per altre ragazze di provenienza Mediaset. La domenica successiva, il presidente del Consiglio diserta un'assemblea della Nuova Dc, il partito dell'attuale ministro Gianfranco Rotondi. Dal dispaccio dell'Ansa di quel giorno: «Il premier, contrariamente alle attese degli organizzatori, non ha partecipato di persona ma ha scelto di intervenire telefonicamente. Una modalità che ha portato qualche sostegno alle voci diffusesi in questi giorni che lo davano fuori dal capoluogo lombardo, forse per curare il mal di schiena che lo affligge». Già. Condividi