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di Daniele Bovi Se la liaison avrà un seguito o se i contatti rimarranno puramente istituzionali sarà solo il tempo a dirlo. Fatto sta che questa mattina a palazzo Cesaroni c'è stato l'esordio della "strana coppia" formata da Ada Girolamini (Sdi), in veste di presidente della Commissione Statuto, e dal segretario umbro della Lega Nord Miroballo, nei panni di sé stesso e di probabile candidato alle regionali di marzo. Motivo dell'incontro, al quale partecipava oltre che la stampa anche una folta rappresentanza del leghismo umbro, le istanze che la Lega Nord ha voluto fare in maniera ufficiale al presidente in materia di legge elettorale. Tra reciproci complimenti e aperture di credito, Miroballo ha rivolto un "grazie" alla presidente: "Qui si sta parlando delle regole del gioco e anche noi vogliamo far capire come la pensiamo". Come la pensa Miroballo è presto detto. Per il leghista umbro una buona legge sarebbe quella che vede l'abolizione del listino, uno statuto che mantenga un numero di consiglieri pari a 30+1, uno sbarramento basso, una ripartizione su base proprozionale dei voti e un no secco ad un premio di maggioranza al 65 per cento. "Una cifra intorno al 55-60 per cento - specifica Miroballo - potrebbe essere più ragionevole". "Questo confronto - ha detto invece la Girolamini - è un qualcosa di doveroso e che facciamo alla luce del sole. Il mese di agosto sarà dedicato agli incontri tra le forze politiche per trovare la quadra sulla legge elettorale (che andrà in aula a settembre, ndr). Testi e soluzioni preconfezionate non esistono. Alla Lega vanno i miei complimenti perché anche dall'esterno (il partito di Bossi infatti non è presente in Consiglio, ndr)seguono le cose che succedono nel palazzo. Mi impegno a portare le loro istanze in Commissione". E ci mancherebbe che il partito di Miroballo non sia interessato alla legge elettorale. Con la Lega in forte crescita, anche se a macchia di leopardo, un seggio nella massima assise regionale non è più un sogno. Sul piano della sostanza politica, Miroballo questa mattina non ha fatto richieste particolari. Più che altro, a voler essere maliziosi, la conferenza sembrava voler lanciare un messaggio congiunto Girolamini-Lega. Un primo scambio d'amorosi sensi. Se poi la cosa si concretizzerà, come qualcuno a mezza bocca nel Palazzo sussurra, sarà solo il tempo a dirlo. Condividi