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Orietta Bonifazi TERNI – Come abbiamo scritto ieri, è Giorgio Finocchio il nuovo presidente del consiglio comunale. A sorpresa, con un accordo raggiunto a fatica, dopo due sedute andate a vuoto, è stato eletto con appena la maggioranza assoluta di 21 voti il candidato del Pd proposto da Giampiero Amici. Una seduta feconda che ha prodotto anche l’elezione dei due vice presidenti dell’assemblea di Palazzo Spada, David Tallarico di Città aperta con 20 voti e Carlo Orsini del Pdl con 10 voti, e anche i presidenti e i loro vice delle commissioni consiliari: Giuseppe Boccolini, ex assessore di Sinistra e libertà è stato eletto presidente della prima commissione con 22 voti, suo vice Stefano Fatale del Pdl con 9 voti; per la seconda il presidente è Sandro Piccinini, Pd, con 20 voti, e suo vice Fabio Biscetti, Pdl, con 10 voti; alla guida della terza Alessandro Chiappalupi, Pd, con 20 voti, e vice Cinzia Fabrizi, con 12 voti, della lista Baldassarre. Della stessa lista, Paola Ciaurro è stata eletta presidente della commisione controllo e garanzia con 28 voti, uno in più del suo vice Luzio Luzi di Rifondazione. Finocchio ha esortato al “senso di responsabilità che deve prevalere anche nei lavori del consiglio comunale, specie nel momento economico e sociale attuale nel quale occorre tenere in primo piano i problemi della città”. Le elezioni di ieri tuttavia, con le ferie alle porte, se scontentano l’opposizione di centrodestra che trovano “di parte” una presidenza del consiglio comunale affidata a un segretario di partito, non pacifica nemmeno le correnti del Pd e la coalizione che sostiene il sindaco Di Girolamo. Se l’Idv ha lamentato infatti la mancanza di un riconoscimento per il suo ruolo nella vittoria elettorale e c’è chi perciò ha lasciato l’aula alla nomine dei presidenti di commissione, la ex margherita non ha gradito la prevalenza della componente ex Ds. Inoltre l’impegno di Finocchio in Comune rimette in ballo il ruolo del segretario del Pd, anche in vista del congresso di ottobre. Condividi