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PERUGIA - La Regione Umbria sta predisponendo le misure operative per dare attuazione al Piano Pandemico Regionale, definito nell'ambito di uno stretto coordinamento nazionale al fine di far fronte alla possibile diffusione dell'influenza A (H1N1) a partire dal prossimo settembre. Comuni strategie di comunicazione rivolte alla popolazione su un'emergenza sanitaria di particolare rilevanza (la nuova influenza potrebbe mettere a letto il 25-30% nei due picchi, contro un 7-8% della normale influenza) per garantire una corretta informazione ai cittadini, sono state illustrate oggi nel corso di un incontro con gli operatori della comunciazione regionale, dal direttore generale della sanita' servizi-sociali Paolo Di Loreto e dalla responsabile del servizio prevenzione Maria Donata Giamo, presente il viceredattore capo dell'ufficio stampa della Giunta regionale Marta Cicci. L'informazione sulla ''nuova influenza'' sara' veicolata soltanto attraverso note ufficiali dell'ufficio stampa, questo per evitare - come hanno riconosciuto i giornalisti presenti - notizie allarmistiche o improprie. In Umbria la situazione e' al momento, pressoche' normale: solo 3 casi di influenza, gia' risolti, di persone provenienti dall'estero (anche un bimbo) sono stati segnalati dalle competenti autorita' regionali. ''Ci si sta preparando per una eventuale aumento di casi sia dell'influenza normale - hanno ricordato i due esperti dell'assessorato - che della nuova influenza (H1N1) in attesa che entro meta' novembre, arrivi il vaccino''. Intanto l'assessorato sta monitorando il piano di disponibilita' dei posti letto e raccordando la speciale unita' di crisi che segue l'andamento della nuova influenza, costantemente collegata al Ministero e questo all'Oms per le indicazioni che vengono disposte a livello Europeo. ''L'unita' di crisi - ha detto il direttore generale Di Loreto - dovra' garantire informazione puntuale, i consigli da dare alla cittadinanza, questo attraverso l'ufficio stampa della regione. E' un impegno che abbiamo anche nei confronti della rete nazionale, cosi' da monitorare il fenomeno a livello nazionale''. Quindi nessun allarme, ma una macchina che e' gia' in moto per seguire l'evolversi della situazione. ''E' sul piano vaccinazioni che si sta lavorando - hanno aggiunto Di Loreto e Giamo -. Una volta che avremo tempi certi sul vaccino, prima vaccineremo come avviene annualmente i soggetti a rischio per la normale influenza, poi dopo 40 giorni, per la nuova influenza, partendo dal personale sanitario. La pandemia - ha aggiunto - e' molto veloce e colpisce di piu' i giovani, rispetto alle persone adulte''. ''Non adoperare antivirali se non sotto prescrizione medica, poiche' - e' stato il consiglio degli esperti - poiche' siamo in presenza di quadro clinico lieve ed il rischio e' di sviluppare resistenze''. Un accenno e' stato fatto anche all'eventualita' di un controllo sanitario all'aeroporto dell'Umbria (linea diretta con Londra), che al momento non e' stato ipotizzato anche perche' non sono assunte iniziative neppure sui principali scali italiani. Condividi