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TREVISO - L'odio etnico seminato a piene mani dalla Lega Nord, con la complicità di Silvio Berlusconi, ha fatto un'altre vittime. Una donna napoletana, madre di un 12enne, ha deciso di trasferire il figlio in un'altra scuola media stanca delle offese e dei comportamenti razzisti che il ragazzino subiva dai compagni. E' accaduto a Treviso. La donna, che ha raccontato la vicenda all'emittente televisiva 'Antenna Tre Nordest', ha sostenuto che il figlio veniva preso di mira in quanto "meridionale". La signora, che non ha presentato però alcuna denuncia, ha spiegato che gli altri alunni lo sbeffeggiavano, intonando canzoni contro i napoletani, dicevano avevano paura di lui, "perché figlio di un camorrista", e lo emarginavano durante le attività scolastiche e ricreative. Tra i gesti più odiosi riferiti dalla donna, anche l'abitudine di alcuni compagni del figlio di disinfettare le penne dopo che lui aveva toccate "perché puzzava". La signora ha provato a far presente la situazione alle insegnanti della scuola - un istituto del centro di Treviso - ma si sarebbe sentita rispondere che era il suo ragazzo ad essere problematico. Condividi