salute2.jpg
PERUGIA - La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione intitolata “Quadro comunitario di applicazione concernente i diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera”. La normativa - COM (2008) 415 def - integrerà la legislazione già esistente in materia e porterà una maggiore chiarezza sull’insieme dei diritti che spettano ai cittadini europei quando si avvalgono di cure mediche in un altro Paese dell’UE e sulle relative modalità di rimborso. I cittadini potranno sapere così con certezza quando e su quali basi potranno ottenere o meno un rimborso e disporranno di procedure chiare per ogni decisione o ricorso. Si punterà poi sulla qualità e sicurezza di ogni prestazione di assistenza sanitaria transfrontaliera, che sarà però sempre scelta su base facoltativa. La direttiva incoraggerà, inoltre, la cooperazione europea in materia di assistenza sanitaria, fornendo una base per lo sviluppo di reti europee di riferimento cui potranno partecipare i centri specializzati di diversi Stati membri, con grande beneficio non solo dei pazienti ma anche dei sistemi sanitari nazionali, per esempio per lo studio di patologie rare. È previsto, infine, un impulso verso un maggiore utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per migliorare la qualità, la sicurezza e l’efficienza dell’assistenza sanitaria (e-Health). È bene tuttavia ricordare – sottolineano dal centro Europe Direct Perugia – che non occorre attendete i tempi della nuova normativa per contare sull’assistenza medica durante un soggiorno temporaneo all’estero. Infatti, in tutti i Paesi dell’Unione nonché in Islanda, Liechtestein, Norvegia e Svizzera è possibile beneficiare di cure mediche gratuite o a costi ridotti in caso di urgenza oppure di cure mediche programmate, previa autorizzazione (in questo caso, fa eccezione la Svizzera). Occorre però sapere che ciascun paese ha le sue norme in questo settore e talvolta sarà necessario anticipare le spese per intero per poi chiederne il rimborso una volta tornati a casa, presentando tutta la documentazione alla propria ASL, che la valuterà e deciderà in che misura rimborsare le prestazioni. Semplifica senz’altro la procedura il fatto di aver portato con sé la Tessera europea di assicurazione malattia (TEAM), che riduce le procedure burocratiche e accorcia i tempi di rimborso. È importante ricordare che la tessera non copre i costi dell’assistenza sanitaria se ci si reca all'estero allo scopo di ricevere cure mediche per una malattia o un trauma precedenti al soggiorno e che non è accettata dalle strutture private. La TEAM è rilasciata dall’Agenzia delle entrate, con una validità di 5 anni, a tutti i cittadini italiani residenti in Italia iscritti al Servizio sanitario nazionale (SSN) e ai cittadini comunitari ed non-comunitari assistiti dal SSN (questi ultimi la possono utilizzare solo all’interno dei 27 Stati UE). Nel caso in cui i dati anagrafici riportati sulla TEAM fossero errati, il cittadino potrà rivolgersi a un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia delle entrate per chiedere la correzione. Allo stesso modo, in caso di smarrimento o furto, il cittadino potrà richiederne un duplicato, facendo nel frattempo domanda alla ASL di appartenenza di un certificato sostitutivo e provvisorio. Per ulteriori informazioni e dubbi sulla Tessera europea di assicurazione malattia si consiglia di telefonare al numero verde 800 030 070. Condividi