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TRASIMENO - Dal lago parte una musica affascinante che travolge i tranquilli borghi del Trasimeno riempiendo le rive di gente assetata di grande blues. Diventato ormai per molti un appuntamento imperdibile, il Trasimeno Blues Festival si conferma come forte attrattiva per tutti gli appassionati di buona musica e del Blues, in tutte le sue forme e dimensioni, accogliendo spettatori da tutta Italia e anche dall’estero. Un pubblico che sa di trovare una proposta variegata e ricca di appuntamenti ma tutti nel segno della qualità. Un clima di grande attesa accompagna l’inizio di Trasimeno Blues, non solo per la presenza in cartellone di alcuni nomi leggendari che hanno fatto la storia del Blues e del Rock, ma anche, ed è l'aspetto che più mi da' soddisfazione, dalla curiosità e l'interesse nei confronti di artisti meno noti, promossi dal Festival nel perseguimento di quella che è la sua missione principale. E' questo un segnale di grande credibilità acquisita da Trasimeno Blues nei confronti dei tanti che ci seguono con passione e fedeltà." Sono parole del direttore artistico Gianluca di Maggio alla vigilia del XIV° anno della rassegna che vede oltre 30 concerti per un totale di 140 artisti e una serie di iniziative quali proiezioni cinematografiche, concorsi, mostre, laboratori musicali. Il Festival porterà tutta la sua carica esplosiva fino al 2 agosto grazie ad uno sforzo importante che vede in sinergia il pubblico ed il privato per legare la buona musica ad un territorio di grande fascino naturale, artistico e culturale. Il festival si apre con l’inaugurazione del Fender Museum alle ore 18.00 al Palazzo della Corgna di Città della Pieve. La XIV edizione di Trasimeno Blues, infatti, dedica un’attenzione particolare a quello che è lo strumento prìncipe del Blues: la chitarra che sarà celebrata oltre che con il Fender Museum, con la partecipazione di alcuni straordinari chitarristi contemporanei, dei veri e propri guitar heroes del nuovo millennio: il leggendario Robben Ford, Chris Cain, Ronnie Baker Brooks, nonché l’atteso ritorno della chitarrista serba Ana Popovic. Ad aprire il festival, dopo l’inaugurazione del museo Fender sarà la nuova stella nascente della chitarra Matt Schofield che si esibirà alle 21.30 in Piazza Matteotti e ad ingresso gratuito come la quasi totalità dei concerti. Tra i più ispirati chitarristi delle ultime generazioni, Matt Schofield è il nuovo ambasciatore inglese della chitarra Blues, capace di unire virtuosismo impeccabile e originalità compositiva. Indicato tra i migliori 10 chitarristi inglesi di sempre dalla rivista Guitar & Bass Magazine e descritto dal Los Angeles Daily News come il miglior chitarrista Blues al mondo degli ultimi decenni, Schofield è un’autentica rivelazione. Per l’occasione presenterà al pubblico di Trasimeno Blues il suo ultimo album “Heads, Tails & Aces” pubblicato nel maggio 2009. Segue l’appuntamento della mezzanotte presso il Saltapicchio Wine Bar con il bluesman inglese da anni ormai residente in Umbria, Andy Martin, un affermato ed apprezzato chitarrista slide che presenterà la sua più grande passione, il Delta acustico ed il country blues di cui è intriso il suo ultimo album “Chosen Ground”. Inaugurazione del fender museum ore 18.00 Città della Pieve, durante l’intero periodo di Trasimeno Blues, ospiterà nelle splendide sale di Palazzo della Corgna, il Fender Museum, una straordinaria collezione di Stratocaster assemblata da Flavio Camorani, una delle più complete mai realizzate. E’ composta da 80 strumenti e 6 amplificatori che comprendono, con caratteristiche e custodie originali, l’intera produzione “solid body” di tutti i modelli prodotti dalla mitica factory Fender, dalla sua nascita nel 1950 alla totale cessione nel dicembre 1974, con alcune perle di assoluta valore ed alcuni esemplari postumi di grande importanza per tipologia di produzione e rarità. La mostra dell’intera collezione è un’occasione imperdibile per gli appassionati del vintage e della Fender. La mostra è accompagnata dall’opera fotografica “Our Vintage Soul”, realizzata dallo stesso Camorani e da Vincenzo Atzori, un catalogo comprendente 40 strumenti e tutti gli amplificatori, compresi i modelli “brown – tolex” della collezione di Vincenzo Atzori, con immagini relative alle meccaniche, alle elettroniche ed a tutti i dettagli che fanno di questi strumenti alcuni tra gli oggetti più desiderati del nostro tempo. Matt Schofield nato nel 1977 a Manchester, è cresciuto in Fairford, Gloucestershire. Musicista professionista già dall’età di diciotto anni, Schofield ha suonato con molti musicisti e ha partecipato a diversi progetti fino a lanciarsi nel 2004 nella propria avventura musicale con la sua band. L’opportunità di registrare un concerto dal vivo in un piccolo club porta il gruppo fino al tanto acclamato CD di debutto, “The Trio Live” (Nugene Records), al quale segue un anno più tardi il primo album in studio, “Siftin’ Thru Ashes” (Nugene Records), che diviene l’album di Jazz & Blues Indipendente della settimana. Seguono un altro CD live “Live at The Jazz Café” (Nugene Records) ed il più recente “Ear To The Ground” (Nugene Records), che si classifica tra i primi dieci album del 2007 (al n.9 della classifica generale e al n.2 degli album Blues sulla rivista specialistica Guitarist Magazine) e si classifica al terzo posto nell’importante programma radiofonico condotto da Dan Aykroyd (House of Blues Radio Hour, USA). Fin dal suo album di debutto nel 2004, Schofield ha suonato con una formazione inusuale che ricordava gli storici “power trio” degli anni ’60 e ’70 con Matt Schofield voce e chitarra, Johnny Henderson all’organo, e Evan Jenkins alla batteria. Era un trio che travolgeva l’ascoltatore con un’esplosiva miscela di Blues-Rock e lievi tinte Funky che riportavano alla mente i musicisti quali Albert Collins, i tre King (Albert, Freddie e B.B.) e Robben Ford. Il Matt Scholfield Trio è stata un’autentica rivelazione che ha ridefinito il significato stesso del power trio degli anni ’60 e ’70, diventando una delle realtà più dinamiche sulla scena Blues inglese e prova ne è stata la discografia live che li ha catturati nella loro dimensione più congeniale, quella del palcoscenico. Basta immaginare delle icone dei power trio come i Cream e gli Hendrix Experience e il sound distintivo degli Allman Bros e allora si può capire da dove veniva questa band. Nel 2009 Matt ha dato vita ad un nuovo progetto che lo vedrà in tour con la formazione più convenzionale di quattro elementi che vede l’aggiunta del basso e con cui presenterà al pubblico l’ultimo album “Heads, Tails & Aces” (Nugene Records) pubblicato nel maggio 2009. Condividi