Ha perfettamente ragione la Presidente della Giunta regionale umbra Maria Rita Lorenzetti. I soldi stanziati per il cosiddetto “piano casa” del governo Berlusconi non sono neppure la metà di quelli previsti dal ministro Ferrero nel 2007.
Il consigliere Zaffini (Pdl) continua a fare battute, ma con le battute non si fanno le case.
Come al solito il governo cerca di colmare ritardi e inadempienze con gli annunci. I fondi previsti dal governo Berlusconi per il piano casa (200 milioni) sono infatti solo una piccola parte di quelli che furono impegnati dal governo Prodi, che ammontavano a ben 550 milioni.
Alla fine del 2007, inoltre, il governo Prodi varò un provvedimento di ristrutturazione delle case
popolari inagibili al fine di rendere disponibili oltre 11 mila alloggi sfitti. Il piano casa varato oggi dal governo Berlusconi è semplicemente un piano finto, solo uno spot pubblicitario. Fino ad oggi il governo Berlusconi non ha fatto nulla per potenziare il patrimonio abitativo pubblico, anzi ha continuato nella politica della sua valorizzazione a vantaggio dei soliti poteri forti.
Quella del governo è una politica ancora più odiosa, perché invece di costruire alloggi per tutti, che sarebbe un provvedimento serio per alleviare i disagi dei ceti più colpiti dalla crisi, punta ad alimentare una guerra tra poveri, perché fomenta una campagna discriminatoria contro i cittadini extracomunitari che avrebbero diritto agli alloggi popolari.
Occorre invece un nuovo grande piano di investimento per l’edilizia residenziale pubblica che colmi il gap esistente tra l’Italia e tutti gli altri grandi paesi d’Europa, smettendo di favorire banche, finanziarie e speculatori.
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