piano casa.jpg
Il decreto del Presidente del Consiglio in materia di edilizia presidenziale firmato oggi ''è un atto dovuto rispetto all'accordo del marzo scorso tra Governo e Regioni'', secondo la presidente dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, la quale tiene però a ribadire che ''si tratta sempre degli stessi soldi stanziati a suo tempo dal Governo Prodi''. ''Sono sempre quei 550 milioni di euro - precisa ancora la Lorenzetti, responsabile per l'edilizia della Conferenza dei presidenti delle Regioni - che il precedente esecutivo aveva già distribuito alle Regioni. Con la prima finanziaria, l'attuale Governo se li era ripresi, salvo poi, dopo un serrato contenzioso, restituircene 200. In sostanza, se ce ne avessero lasciato da subito la disponibilità, li avremmo già spesi, specie in quelle Regioni, come l'Umbria, che da un anno e più si sono dotate di un proprio piano di edilizia residenziale pubblica''. La Lorenzetti torna infine a sollecitare il Governo ''a varare quanto prima quel tavolo di confronto con le Regioni che deve servire a progettare un vero piano casa, e non una sua piccola parte, come si configura il decreto odierno''. LA REPLICA DI ZAFFINI ''Se la Presidente Lorenzetti ha intenzione di condurre la campagna elettorale per il terzo mandato con questi argomenti, non si può che dare ragione a chi, nel suo stesso partito, le rimprovera di essere a corto di idee'': commenta così Franco Zaffini, capogruppo regionale An-Pdl, le dichiarazioni della presidente umbra a margine del varo del piano di edilizia residenziale. ''La politica del 'piove, governo ladro' è un vecchio cavallo di battaglia puntualmente sfruttato quando mancano le proposte. Alla Lorenzetti - continua Zaffini in una nota - è bene ricordare che il risicato Governo Prodi, rimasto in bilico per due anni, è caduto per una crisi di maggioranza ed è stato letteralmente mandato a casa dagli italiani oltre un anno fa, con un voto che non ha lasciato margine di replica. La presidente non è nuova a queste dichiarazioni che sembrano voler avviare un processo di beatificazione per l'ultimo Governo Prodi, un governo che, se effettivamente avesse fatto ciò che lei sostiene, avrebbe ritrovato negli italiani il consenso necessario per guidare il Paese. Ora è inutile voler cambiare la storia, mentre il Governo Berlusconi sta lavorando per cambiare e ammodernare l'Italia che, tanto per restare in tema, non vedeva un piano casa dall'epoca di Amintore Fanfani''. Condividi