di Nicola Bossi
L'Università di Perugia è un lusso. Una volta si sarebbe detto per la città essendo istituzione meravigliosa e gloriosa; ora è invece è un lusso per le famiglie italiane e umbre che si trovano fortemente in difficoltà economica o che addirittura hanno perso il posto di lavoro.
Un lusso non da ora ma da un po' di tempo e che adesso con i nuovi rincari dell'iscrizione sta diventando per famiglie perlomeno benestanti - salvo borsa di studio -. Stando ai bilanci: l'Ateneo ha previsto una morosità nei riguardi delle famiglie degli studenti di 3milioni di euro. Cosa vuol dire? Che le famiglie pagano in ritardo le rate previste o che addirittura non riescono a saldarne una di queste.
Il peggio deve venire. Se verranno confermati i rincari alla tassa di iscrizione allora ci sarà da piangere. I rappresentanti di Sinistra Universitaria hanno fatto degli esempi: una famiglia con Iseeu 20mila euro passa da 627 euro a 1026 euro. Tutto questo in tre rate. La domanda allora è questa: quante iscrizioni perderà l'Ateneo de trevolterettore Bistoni? E soprattutto per fare il disoccupato con Scienze della Comunicazione vale la pena di spendere tanto, quando a Macerata con 500 euro fai una discreta facoltà di Giurisprudenza?
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