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PERUGIA – Coinvolgere gli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili nei lavori del Comitato di Indirizzo e sorveglianza del Patto per lo sviluppo dell’Umbria ogniqualvolta siano in discussione tematiche relative allo sviluppo economico ed alla promozione e sostegno del sistema produttivo regionale. E’ l’obiettivo di un Protocollo di intesa firmato stamani a Perugia tra Regione e Ordini dei commercialisti e sottoscritto dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, e dai presidenti degli Ordini dei dottori commercialisti di Perugia, la dott.ssa Marcella Galvani, e di Terni, Roberto Piersantini. Questo passaggio consentirà al Comitato di avvalersi delle competenze degli Ordini in materia di conoscenze delle dinamiche ed esigenze del mondo imprenditoriale e agli Ordini stessi di partecipare ai processi di formazione delle politiche di sviluppo regionali, in ogni caso, la sottoscrizione del Protocollo non comporterà l’inclusione degli stessi Ordini tra i soggetti firmatari del Patto per lo sviluppo. Durante l’incontro, sia la Presidente Lorenzetti che i presidenti degli Ordini di Perugia e Terni, hanno espresso la propria soddisfazione “per un risultato che arricchisce ulteriormente il Patto per lo sviluppo con competenze e professionalità nuove, un fatto questo sempre positivo che diventa ancor più importante alla luce del momento congiunturale che stanno vivendo la regione e il paese intero”. “Per la prima volta – hanno precisato - i commercialisti vengono coinvolti nei lavori del Comitato di Indirizzo e Sorveglianza del Patto per lo Sviluppo dell’Umbria e viene riconosciuta la centralità del ruolo del Commercialista quale interlocutore qualificato dell’impresa nei confronti delle istituzioni. I Commercialisti – hanno aggiunto - sono in contatto sistematico e continuo con tutte le imprese del territorio e, conoscendone in profondità le caratteristiche e le esigenze, sono nella condizione di poter fornire al Comitato d’Indirizzo un contributo importante sulle tematiche dello sviluppo economico e del sostegno al sistema produttivo regionale anche per quanto attiene alla formulazione ed alla predisposizione di specifici strumenti di incentivazione, integrando utilmente il contributo tradizionalmente fornito dalle associazioni di categoria”. Condividi