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Orietta Bonifazi STRONCONE – Precauzione diossina: vietato mangiare gli ortaggi nel raggio di tre chilometri dall’incendio della Ecorecuperi di Vascigliano. L’ordinanza del sindaco Beranzoli resta in vigore visti i risultati delle analisi dell’Arpa sugli ortaggi, ancora parziali: tre valori superano la soglia di 0,4 nanogrammi (0,4 miliardesimi di grammo) per ogni chilo di vegetali stabilita dalla Raccomandazione europea del 2002, e altri valori si avvicinano a tale soglia fra gli 11 risultati resi noti dei 17 campionamenti totali effettuati dall’Arpa su vegetali a foglia larga a 400, 800 1500 e 3000 metri dal rogo. Mentre i 17 valori per la diossina sul terreno erano tutti sotto la soglia legale (10 nanogrammi al chilo di terreno), sui vegetali sforano una zona a 400 metri da Vascigliano, con 1,2, nanogrammi al chilo; poi a Colmartino (altezza civico 55) tra 400 e 800 metri dal rogo, con 0,9 nanogrammi; e a Vascigliano (altezza civico 63/A), tra 400 e 800 metri dall’incendio, con 0,6 nanogrammi. Lavare l’ortaggio riduce la diossina del 50%, come ha spiegato Adriano Rossi, direttore provinciale Arpa, infatti un ulteriore prova è stata fatta sul vegetale con valore più alto, cioè l’1,2, dopo averlo lavato con acqua: la diossina si è abbassata a 0,6, un numero comunque sopra la soglia di 0,4 raccomandata per tutelarsi dalle patologie. Il sindaco Beranzoli ha inoltrato alla Regione lo richiesta dello stato di necessità. Gli altri valori si attestano tra lo 0,1 e lo 0,3 nanogrammi al chilo, che suscitano comunque perplessità se confrontati con il limite di tollerabilità giornaliera fissato nel ’91 dall’Organizzazione mondiale della Sanità a 10 picogrammi per ogni chilo di peso corporeo (il pico è mille volte più piccolo del nano). Dunque 0,3 nanogrammi di diossina al giorno (corrispondenti a 300 picogrammi), pur sotto il limite considerato dall’Arpa, possono essere tollerati, stando all’Oms, da persone che pesano più di 30 chili: i più esposti sono i bambini. Tale limite di 10 è stato poi abbassato dall’Oms tra uno e quattro pico grammi per chilo corporeo. Condividi