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PERUGIA – Edificio tardocinquecentesco situato nel centro storico e circondato da un magnifico giardino terrazzato, aperto sul caratteristico paesaggio di olivi, Villa Fabri di Trevi (da poco restaurata e riaperta alla cittadinanza in occasione dell’ultima edizione di “FestivOl”), diventerà presto la sede permanente per la Rete Regionale di Ville, Parchi e Giardini (nel quadro della Rete dei Giardini Europei), dell’Osservatorio sulla biodiversità e il paesaggio, e di un “polo di eccellenze regionali” (con il coinvolgimento della “Università dei Sapori”), dove si terranno corsi di alta cucina ed iniziative per la promozione e la diffusione dei prodotti di qualità agroalimentari. Lo prevede un protocollo d’intesa, il cui schema è stato approvato dalla Giunta regionale, fra la Regione Umbria e il Comune di Trevi, proprietario della villa, che sarà firmato a settembre dall’assessore Carlo Liviantoni e dal sindaco di Trevi Giuliano Nalli. “Dopo una serie di incontri fra le due amministrazioni e di visite all’immobile, si è ritenuto – dicono all’assessorato – che gli spazi di Villa Fabri, le sue magnifiche stanze affrescate, il giardino e le pertinenze fossero perfettamente adeguati ad ospitare stabilmente un progetto integrato di vasto respiro, che alla costruzione di un circuito regionale di ville, parchi e giardini unisce la difesa e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio, delle eccellenze agroalimentari, a fini sia culturali che turistici”. “Villa Fabri – spiega il sindaco di Trevi Giuliano Nalli -, costata un lungo lavoro di restauro, viene attualmente utilizzata in maniera episodica e sicuramente aldisotto delle sue potenzialità, tenuto conto che la struttura è dotata anche di una moderna foresteria realizzata nell’ala ottocentesca della villa: benvenga dunque una utilizzazione come quella prevista dal protocollo, mirata a valorizzare i fattori paesaggistici, ambientali, culturali e delle tradizioni locali, e in grado nel contempo di garantire un flusso finanziario adeguato per coprire i costi di esercizio annuali e la manutenzione della villa”. La Rete Regionale (che fa parte a pieno titolo della rete europea, lo “European Garden Heritage Network”) si pone per obiettivo fondamentale quello di costruire una “fattiva collaborazione” tra Regione, Province e Comuni, per valorizzare e rendere fruibile il patrimonio di ville, parchi e giardini umbri e farne un “volano” per lo sviluppo economico: il “contenitore” di Villa Fabri – viene fatto notare – servirà perfettamente ad organizzare e coordinare tutte le attività connesse con il progetto, oltre che a garantire una ospitalità “di eccellenza” ad incontri ed iniziative di carattere nazionale ed europeo. Costruita dalle fondamenta sul finire del Cinquecento ed inaugurata nel 1603 da Girolamo Fabri, la villa, ereditata nel 1638 dai figli, passò per varie mani (Venturini, Onori Roncalli di Foligno, Carrara Rodiani di Terni). Nel 1891 fu acquistata da monsignor Giovanni Hais per il Collegio Boemo di Roma. Dagli Anni Quaranta fino al 1988 ospitò, nel periodo estivo, il Pontificio Collegio Etiopico, per essere quindi venduta a privati ed infine al Comune di Trevi. Condividi