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La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore all'Ambiente Lamberto Bottini, ha approvato un disegno di legge che contiene integrazioni e modifiche alla Legge regionale (L.R ''9'2002'') sulla tutela sanitaria e ambientale dell'esposizione ai campi elettromagnetici. Anche questa normativa sostiene Bottini, ''ha l'obiettivo di tutelare la salute della popolazione, salvaguardare l'ambiente e ridurre l'inquinamento elettromagnetico prodotto da elettrodotti e da stazioni radiotelevisive e di telefonia''. Il disegno di legge opera una netta distinzione tra sistemi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, le cui autorizzazioni sono attribuite alle Province, e gli impianti di emissione radiotelevisiva e telefonica, di competenza comunale. Per ciascuna tipologia sono individuate le modalita' di presentazione e approvazione di Piani e Programmi di sviluppo delle reti, le richieste di autorizzazione e le azioni di risanamento per installazioni che superano i limiti di legge. Per la prima volta, si legge in una nota, i gestori degli impianti sono chiamati a vigilare sulle proprie attivita' e a verificare per primi i livelli di emissione elettromagnetica, con l'obbligo di segnalare e predisporre eventuali azioni di risanamento in caos di difformita'. Un'attivita' che e' ovviamente integrata dall'azione di controllo svolta da Comuni e Province sul rispetto dei limiti di emissione avvalendosi del supporto di Arpa (Agenzia regionale per l'ambiente). Particolare rilievo assume la fase di pianificazione per lo sviluppo delle reti ''quale presupposto di una ordinata e condivisa diffusione delle infrastrutture sul territorio. Ogni anno - ha spiegato Bottini - i gestori devono farsi approvare dall'Autorita' competente i piani di sviluppo. Un passaggio indispensabile per ottenere poi le successive autorizzazioni sui singoli interventi''. Per quanto riguarda gli impianti radioelettrici, onde evitare ulteriori crescite caotiche, il DDL individua criteri di salvaguardia sull'effettivo utilizzo delle potenze autorizzate e disciplina anche l'installazione di impianti a potenza ridotta, quali le reti WiFi. L'atto, sottoposto alla partecipazione di tutti i soggetti interessati, e' stato inviato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Condividi