Il 1 marzo IV Giornata nazionale della Cura delle Persone e del Pianeta
Il 1 marzo si svolgerà la IV Giornata nazionale della Cura delle Persone e del Pianeta. Un giorno dedicato alla riscoperta e alla promozione del valore e del diritto alla cura di noi e degli altri, della città e del pianeta.
“Non ci salveranno le armi, ma le nostre premure verso gli altri e il pianeta”
Quel giorno, in 187 città italiane di tutte le regioni, 10.000 studenti e insegnanti, amministratori locali, autorità civili e religiose, associazioni e cittadini si adopereranno per sviluppare una mentalità e una cultura, una società, una politica e un’economia della cura. Oltre 250 le adesioni di scuole, enti locali e associazioni. Oltre 450 le adesioni di insegnanti e cittadini.
In particolare, gli studenti e insegnanti di 152 scuole di 115 città, usciranno dalle loro aule per andare a conoscere e ringraziare le persone che si prendono cura di noi e degli altri nei loro luoghi di lavoro e volontariato: pronto soccorso, ospedali, case per anziani, centri specializzati di cura, mense, centri Caritas, centri di accoglienza dei migranti, centri antiviolenza e case delle donne ma anche sedi della Rai, Comuni, Province, Tribunali, librerie, canili,… Alcuni studenti faranno esperienza diretta di cura degli altri o dell’ambiente. Altri ancora costruiranno la mappa della città della cura andando a scoprire e “illuminare” le persone, le pratiche e i luoghi di cura del territorio che contribuiscono al nostro ben-essere personale e collettivo.
La Giornata della Cura è promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, in collaborazione con Equal Care Day.
La Giornata della Cura è una tappa della “mobilitazione straordinaria” per la pace che ci porterà alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità del 12 ottobre 2025.
“La cura reciproca – dicono i promotori- è il modo più concreto che abbiamo per fronteggiare i problemi, ridurre le violenze e le sofferenze e cambiare le cose, qui e ora, senza aspettare che lo facciano altri, senza aspettare domani. Per questo la dobbiamo riscoprire, studiare e imparare, organizzare e promuovere. Non dimentichiamo che la cura è un “diritto umano” costituzionale e universale, che va rispettato, attuato, organizzato e finanziato.”

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