La russa Olga, prima moglie di Pablo dipinta da spagnola per ingannare la madre
di Elio Clero Bertoldi
“Ritratto di Olga in poltrona” è un'opera realizzata, nel 1917, da Pablo Picasso (1881-1973), conservata al Musée National Picasso di Parigi.
Il pittore, durante il soggiorno a Roma, conobbe Olga Kokhlova (1891-1955), nata a Nizhym, in Ucraina, figlia di un colonnello e ballerina russa di cui si innamorò e che divenne motivo di ispirazione e soggetto di molti suoi lavori.
La sposò, a Parigi nella chiesa ortodossa di Rue Daru, testimoni Jean Cocteau, Max Jacob e Guillaume Apollinare.
Dall’unione l’artista ebbe il primo figlio, Paul. La madre di Pablo si dimostrò preoccupata del fatto che il rampollo avesse sposata una straniera e il pittore, allora, le inviò la tela in cui l’amata appariva vestita da spagnola, confidando di tranquillizzarla.
I due sposi convissero insieme a Barcellona e Parigi.
Ma la passione finì presto.
Quando nel 1935, Olga scoprì che Pablo da anni aveva una giovane amante, Marie Therese Walter e che la donna era incinta, prese il piccolo Paul, lasciò casa e presentò istanza di divorzio (che il pittore rifiutò).
Morì, Olga, per un cancro alla gola, nel 1955: per la legge risultava ancora la signora Picasso.

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