Uso strumentale degli eventi Valentiniani per veicolare contenuti antiabortisti
Grave il comportamento dell'assessora Altamura: l'uso strumentale degli eventi Valentiniani per veicolare contenuti antiabortisti.
Una riflessione di Si-Avs sulla rappresentazione teatrale 'Cinque donne del sud'.
Il 5 febbraio, diverse classi delle scuole secondarie superiori di Terni hanno assistito alla rappresentazione teatrale dal titolo “Cinque donne del sud”, un evento che ha visto la partecipazione del Vescovo di Terni e dell’Associazione Movimento per la Vita, con un commento finale dell’attrice protagonista, la quale ha espresso posizioni contrarie all’interruzione di gravidanza. Tale rappresentazione è stata organizzata durante l’orario scolastico, in sostituzione delle normali attività didattiche, costituendo di fatto un’attività educativa.
Come Sinistra Italiana Terni, esprimiamo il nostro fermo disappunto rispetto all’utilizzo di strumenti culturali e educativi per veicolare propaganda ideologica religiosa. In particolare, condanniamo l’introduzione di contenuti che mettono in discussione il diritto delle donne all’autodeterminazione e all’interruzione di gravidanza, in un contesto scolastico dove il principio di laicità dovrebbe essere garantito.
Riteniamo che l’educazione dei giovani debba essere fondata sulla formazione critica e laica, non sulla manipolazione ideologica, e che la scuola debba essere un luogo di confronto aperto, dove i temi della salute riproduttiva, delle relazioni affettive consapevoli e non tossiche, e della prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate vengano trattati con metodologie adeguate e sviluppate da soggetti competenti. Temi che, come ribadiamo, devono essere affrontati attraverso un’educazione sessuo-affettiva adeguata, e non tramite la promozione di posizioni confessionali, come quelle espresse al termine dello spettacolo con un comizio non programmato.
L’Assessora Altamura, nell’interrogazione presentata dai consiglieri del Partito Democratico, ha affermato che le scuole avrebbero potuto conoscere i contenuti dello spettacolo tramite semplici ricerche online, lasciando così alla scelta individuale degli studenti la possibilità di informarsi ulteriormente. Tuttavia questa risposta non può essere accettata poiché dimostra che il contenuto non era stato esplicitato e che i temi e i valori da condividere in una scuola laica non si delegano ad un click su Google. Ci chiediamo anche chi ha pagato per offrire alle scuole questa rappresentazione, cosa che l'Assessora non ha ancora chiarito.
Infine ci auguriamo che l’Assessora prenda in seria considerazione la promozione di un’educazione sessuo-affettiva adeguata e inclusiva, che rispetti i diritti delle donne e le conquiste civili per spiegare quali siano i metodi più efficaci per evitare realmente le gravidanze indesiderate e/o precoci. Solo così si eviterà che le scuole continuino a essere luogo di divisioni e di imposizioni ideologiche, e potranno divenire spazi di educazione autentica e rispettosa di tutti e tutte.
L’autodeterminazione delle donne e il diritto all’interruzione di gravidanza non possono essere messi in discussione, specialmente se a metterle in discussione sono associazioni e organizzazioni confessionali e radicali, che utilizzano da anni questi strumenti per calpestare diritti acquisiti con sacrificio e lotte.
Segreteria Provinciale Sinistra Italiana Terni - AVS

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