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PERUGIA – 29.931 sfollati di cui 20.226 alloggiati in alberghi e 9.690 in case private per un totale di popolazione assistita di 51.245. Questo è il report diffuso dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, aggiornato al 13 luglio 2009, relativo alla situazione delle zone terremotate dell’Abruzzo. Nei giorni scorsi una delegazione di tecnici del Servizio Controllo Costruzioni e Protezione Civile della Provincia di Perugia rappresentata dall’assessore, Roberto Bertini si è recata nelle zone terremotate con tappa ad Onna divenuta tristemente un simbolo di questa tragedia che ha colpito l’Abruzzo con i suoi 40 morti su una popolazione di 281 abitanti. L’occasione è stata la presentazione di uno studio, in cui sono stati rilevati i danni degli edifici per definire gli elementi di vulnerabilità e le cause dei crolli e danneggiamenti, il tutto finalizzato alla ricostruzione e a preservare una memoria di questi luoghi grazie al confronto tra gli edifici prima e dopo il sisma. I rilievi sono stati eseguiti da una squadra formata da dieci tecnici della Provincia di Perugia che si è recata sul posto per due settimane. Il materiale raccolto, le documentazione fotografica è consultabile via web. L’assessore è stato accolto dal Tentente Colonnello Giampaolo Romoli responsabile del Com 5 (Centro operativo misto) di Paganica, dove l’Umbria gestisce le funzioni “materiali e mezzi logistica evacuati assistenza alla popolazione e “valutazione e censimento danni”. Poi è seguita una visita nella frazione di Tempèra il cui centro è sepolto dalle macerie. Appuntamento per il pranzo nel Campo 1 di Paganica gestito dalla Regione Umbria. La visita è proseguita al cantiere di Bazzano dove si stanno costruendo case antisismiche prefabbricate disposte dal Governo. Il progetto prevede la realizzazione di 1200 appartamenti da destinare agli sfollati le cui abitazioni sono state dichiarate inagibili dopo il terremoto. Nel pomeriggio arrivo ad Onna dove i tedeschi lavorano a pieno ritmo per restituire in tempi ragionevoli case di legno agli abitanti che hanno perso tutto. È in questo campo, con doppia bandiera italo-tedesca, che i tecnici della Provincia di Perugia hanno illustrato alla popolazione gli esiti dello studio sulla sismicità di questa frazione. ”L’impegno della Provincia di Perugia è proseguire con questa collaborazione – ha detto Bertini -, perché non ci si può limitare solo ai primi tempi, poichè le necessità di queste popolazioni sono molteplici e non possono esaurirsi nell’arco di qualche mese”. Bertini è stato accolto dall’architetto Andreas Seebacher dell’Ambasciata tedesca impegnato nella ricostruzione e dall’assessore alla Viabilità della Provincia dell’Aquila Pio Alleva, il quale ha ringraziato l’amministrazione provinciale di Perugia per questo lavoro e al tempo stesso, ricordando l’esperienza di Sellano in Umbria (paese distrutto nel 1997 e completamente ristrutturato nel 2009) ha chiesto “che la collaborazione continui anche per i prossimi mesi”. Dalla popolazione presente, rappresentata dall’associazione “Onna Onlus” un auspicio, che “questo genere di studi, così importanti per conoscere il territorio e le sue peculiarità si possano effettuare anche per zone che non sono state colpite dal sisma, ma che sono in zone altamente pericolose”. Condividi