A Gaza, le condizioni di vita nei rifugi che le persone hanno potuto costruire con quello che avevano a disposizione erano già terribili: mancanza di cibo, acqua e prodotti per l'igiene, mancanza di privacy, insicurezza. 

Con l'inverno, le forti piogge e le temperature basse, la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.
 
Lo sfollamento forzato di quasi 2 milioni di persone e il blocco imposto dalle forze israeliane all'ingresso nella Striscia di beni essenziali, ha causato una situazione drammatica, con persone che vivono in condizioni igienico-sanitarie disastrose e senza nessun accesso all’assistenza umanitaria e sanitaria.
 
Gli attacchi continui e indiscriminati di Israele hanno ucciso finora più di 45.000 persone. A Gaza non esiste più un sistema sanitario, anche questo distrutto dai bombardamenti: meno della metà degli originari 36 ospedali sono funzionanti, anche se solo parzialmente. Anche per questo motivo il bilancio delle morti potrebbe essere molto più grave nei prossimi mesi: molte persone che vivono nelle tende, soprattutto i bambini, sono esposti al rischio di contrarre malattie o sono malnutriti.
 
La distruzione totale della vita dei palestinesi a Gaza deve cessare. Serve un cessate il fuoco immediato e duraturo e un afflusso massiccio di aiuti umanitari e forniture mediche nella Striscia di Gaza.

Così si legge in una nota diffusa da Medici Senza Frontiere 

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