PERUGIA – La grande orchestra de “I Solisti di Perugia”, in organico allargato fino a 27 elementi, insieme ad un’icona vivete del jazz: George Benson. L’occasione è quella del programma di Umbria Jazz 2009. "An Unforgettable Tribute to Nat "King" Cole, così si chiama il progetto del chitarrista di Pittsburgh, che insieme ai Solisti, porterà in scena venerdì 17 luglio alle 21,30 all’Arena Santa Giuliana.
Insieme a Benson, oltre ai 27 orchestrali de I Solisti di Perugia: Michael O'Neill alla chitarra e voce, Randy Waldman al pianoforte, Stanley Banks al basso, Thom Hall alle tastiere e Buddy Williams alla batteria. Considerato uno dei più raffinati ed eleganti chitarristi della scena mondiale, George Benson è anche un ottimo cantante; ha spaziato da una carriera di successo nell'ambito jazz ad hit internazionali come “Give me the night”, “Turn your love around”, “On Broadway” e altre ancora.
I Solisti di Perugia, dal canto loro, hanno già ricevuto da oltre Oceano tutte le partiture musicali scritte o rilette dal grande crooner Nat “King” Cole. Siamo in grado di fornirvi in anteprima il lungo elenco dei brani che l’orchestra perugina comincerà a provare in questi giorni, per poi effettuare circa cinque ore di prove direttamente venerdì pomeriggio – presso la Scuola di Lingue estere dell’Esercito di Santa Giuliana a Perugia - insieme a George Benson, la sua band e il direttore Randy Waldman.
I brani in programma sono: “When I Fall In Love”, “To Be Loved”, “Walkin' My Baby Back Home”, “Unforgettable”, “Too Young”, “That Sunday, that Summer (If I had to choose)”, “Biding My Time”, “Almost Like Being In Love”, “Breezin' [NKC Version]”, “Golden Slumbers”, “I Love You For Sentimental Reasons”, “Looking Back”, “Mona Lisa”, “Moody's Mood”, “Nature Boy [Benson Version]”, “Nature Boy [NKC Version]”, “Stardust”, “Route 66”, “Straighten Up & Fly Right”, “Ramblin' Rose”, “Somewhere Along The Way” e “Smile”.
An unforgettable Tribute è l’omaggio che George Benson rende a Nat King Cole, uno dei musicisti più amati del novecento. Progetto che per altro, dopo l’esperienza di Perugia con i Solisti, sarà al Pescara Jazz, con l’Orchestra Sinfonica Pescarese sabato 18 luglio. Il giorno dopo al Castello Scaligero di Villafranca di Verona, per Veneto Jazz. In quell’occasione il background sarà quello della Filarmonica Veneta.
Negli States il tributo a “King” c’è stato, fra le tante tappe, il 28 Giugno scorso al “Saratoga Performing Arts Center 108 Avenue of the Pines Saratoga Springs di New York City. Benson ha quindi voluto accanto a sé le migliori orchestre di musica classica e sinfonica italiane, per un omaggio al più grande tra i cantanti pianisti di jazz che la storia della musica afroamericana abbia mai avuto. Si tratta di un evento straordinario che vede l'artista, con un organico da grandi occasioni, impegnato in un tributo a colui che è considerato, a partire dagli anni '50, uno dei più popolari cantanti d'America, interprete di brani memorabili come Unforgettable e Mona Lisa.
La carriera di Nat King Cole (Montgomery 1919 – Santa Monica 1965) è stata per certi versi vicina a quella di George Benson, con gli inizi nel jazz e poi i grandi successi nel pop. Cole ha sondato diversi generi musicali, dal periodo swing (influenzato da Earl "Fatha" Hines) al repertorio classico di Bach e Rachmaninoff, così come Benson ha subito il fascino di importanti artisti jazz come Charlie Christian, Wes Montgomery e lo stesso Nat King Cole.
Un chitarrista dallo stile inconfondibile e un vocalist dal timbro vellutato e sensuale. George Benson è tra i pochi artisti ad aver raggiunto sia il successo commerciale sia quello della critica. Gli amanti del rhythm 'n blues lo ricordano come il cantante/chitarrista autore di hit quali Give Me the Night e Turn Your Love Around, mentre il mondo del jazz continua a far tesoro dei suoi album strumentali degli anni '60 e dei primi '70, oramai dei classici.
Ha prestato il suo talento a musicisti jazz di fama come Miles Davis ("Miles in the sky", 968), Deodato, Jorge Dalto, Hank Crawford, Tony Bennet, Quincy Jones, Chet Atkins, Jack McDuff, Herbie Hancock, Roy Ayers (solo per citarne alcuni) e ha realizzato in proprio una serie di eccellenti album tra jazz e blues dal 1964 al 1975. Nel 1976 con Breezin George Benson si piazza nelle zone alte delle chart di vendita, ottenendo un successo senza precedenti per un disco jazz. E' solo l'inizio di una nuova fase artistica che porterà il chitarrista a realizzare ancora numerosi album tra soul, jazz, funk e pop, alcuni di notevole successo come Give me the night, la grande produzione di Quincy Jones che farà vincere a Benson diversi Grammy Award e che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Sono gli anni in cui duetta anche con star soul come Aretha Franklin e Chaka Khan e il suo nome appare nei cartelloni dei più importanti jazz festival in tutto il mondo, ma è stata la sua passione per i classici del pop a rivelarsi commercialmente vincente. Su tutte On Broadway e Beyond The Sea (La Mer) di Bobby Darin. Nel 2007, con l'album Givin' It Up co-registrato con Al Jarreau, ha avuto due nomination al Grammy.
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