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Paolo Ferrero I due provvedimenti annunciati ieri parlano della natura del governo. Il governo dei lazzaroni. Da un lato con lo scudo fiscale si permette a chi ha capitali all'estero non dichiarati di poterli portare in Italia pagando una ridicola tassa del 5%. E' una forma di riciclaggio di stato per il denaro frutto dell'evasione fiscale ma anche del denaro frutto del traffico di eroina, cocaina, armi, della tratta delle persone e chi più ne ha più ne metta. Con una modesta tangente del 5% quello che prima era inutilizzabile in Italia viene reso legale e pienamente lecito: riciclaggio di stato appunto. Parallelamente il governo ha annunciato un provvedimento per equiparare l'età pensionistica delle donne a quella degli uomini. Così le donne, su cui già viene scaricata larga parte del lavoro domestico e di cura, saranno obbligate a lavorare 5 anni in più per poter andare in pensione. Il tutto viene ovviamente motivato in nome dell'eguaglianza, come se far misure uguali tra diseguali non fosse una delle peggiori ingiustizie: oltre al danno la beffa. Questi due provvedimenti ci parlano di un governo che toglie ai poveri - nello specifico alle donne - per dare ai ricchi, liberi di continuare a delinquere in piena libertà senza dover rispettare alcun vincolo. Se a questo aggiungiamo il provvedimento che prevede sanzioni penali per i blogger abbiamo completato il quadro. Impunità per i ricchi, rischio penale per chi vuole esprimere le proprie opinioni. Mentre lo scudo fiscale garantisce l'anonimato, i potenti si mettono in mostra e danno spettacolo. Stiamo passando da una società classista ad una società castale. Non a caso il vertice del G8 non è importante per le decisioni che assume - ridicole di fronte alla gravità della crisi - ma per lo spettacolo che dà. Quello che un tempo era lo spettacolo dato dalla corte del re che si recava in visita ai sudditi, oggi viene dato dalla passerella mediatica del "vertice buono" che si occupa dei poveracci. Anche i potenti piangono di fonte ai drammi umani, sono ricchi e simpatici, pieni di carisma e di attenzione. Il punto non è che il G8 è stato un successo per Berlusconi, il punto è che il capitalismo mondiale oggi funziona sostanzialmente secondo i canoni berlusconiani. In questo quadro da basso impero vogliamo fare un appello molto forte al Presidente della Repubblica: la legge sullo scudo fiscale non può e non deve essere promulgata perché è anticostituzionale. E' del tutto evidente che questo provvedimento è a tutti gli effetti un provvedimento di amnistia, perché, come recita il provvedimento: «il rimpatrio ovvero la regolarizzazione si perfezionano con il pagamento dell'imposta e non possono in ogni caso costituire elemento utilizzabile a sfavore del contribuente, in ogni sede amministrativa o giudiziaria, in via autonoma o addizionale». Vuol dire che tutti i reati compiuti guadagnando illecitamente queol denaro sono amnistiati. Ora, la nostra Costituzione prevede che l'amnistia si possa fare ma che debba essere votata dal parlamento da una maggioranza qualificata. Non può essere inserita in un normale provvedimento di legge. Per questo ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica e gli chiediamo di non firmare. Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione e non può piegarsi alla sua palese violazione da parte del governo. In secondo luogo ci impegniamo da oggi a denunciare il carattere nefasto di questi provvedimenti e ad avanzare una proposta di radicale revisione del sistema fiscale: non è accettabile che la fiscalità italiana sia regressiva e cioè che paghino di più i lavoratori dei ricchi. Proponiamo di arrivare ad un sistema di tassazione unico per tutte le forme di reddito, progressivo ed omogeneo. Non è accettabile che gli unici che pagano le tasse siano i lavoratori e i pensionati mentre per tutte le altre forme di reddito il pagamento delle tasse è un optional. Non è accettabile che l'aliquota delle rendite finanziarie e fondiarie sia la metà o un terzo di quanto paga un lavoratore sulla sua busta paga. Sul fisco passa una buona parte della giustizia sociale del paese e la campagna deve cominciare da subito. In terzo luogo l'innalzamento dell'eta pensionistica non può essere accettato come ineluttabile. Si tratta di un provvedimento contro le donne che peserà negativamente sulla possibilità dei giovani di trovare un posto di lavoro. Il tutto in una fase in cui le casse dell'Inps sono in grande attivo: un altro modo per finanziare il deficit dello stato con i soldi delle lavoratrici. Costruiamo da subito il massimo di mobilitazione contro questo provvedimento, nei luoghi di lavoro ma anche sulle spiagge: non permettiamo che il "generale estate" diventi il principale alleato di Tremonti e del suo governo di lazzaroni. Condividi