''Questo quadro desolante ha responsabilità chiare e precise: quelle di una classe politica che non ha mai saputo rapportarsi al Mezzogiorno; di una classe imprenditoriale che del Mezzogiorno ha sempre sfruttato le principali risorse; e di una società civile strozzata, mai messa in condizione di sapere sviluppare al meglio tutto il proprio potenziale, ma repressa e intimidita''. Lo afferma Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se, commentando i dati del rapporto Svimez 2009. ''Di certo - sottolinea - non ha fatto e non sta facendo nulla, per il Mezzogiorno, il governo Berlusconi, che ha ulteriormente aggravato la situazione, disinteressandosi dello sviluppo del Sud, lasciandolo languire, evitando accuratamente di combattere con convinzione la criminalità organizzata; e infine perseguendo e facendo approvare il federalismo fiscale, legge-obbrobrio che non farà altro che peggiorare il tessuto economico, sociale e civile del Mezzogiorno''. ''Ma non va neanche dimenticato - conclude Ferrero - che il federalismo fiscale e' stato votato, in Parlamento, non solo dalla maggioranza di destra (Lega Nord xenofoba e razzista in testa) in modo compatto, ma che ha ricevuto i voti favorevoli dell'Idv di Di Pietro e l'astensione benigna del Pd, e cioè un atteggiamento di fatto accondiscendente e accomodante da parte delle principali opposizioni parlamentari, esclusa la sola Udc''. Condividi