Se nessuna ragazza potrà frequentare l’università o le scuole di medicina, chi si occuperà della salute delle donne afghane quando ne avranno bisogno?

In Afghanistan il 41% del personale medico di Medici Senza Frontiere è rappresentato da donne. A Khost, una delle maternità di MSF con più pazienti in tutto il mondo, dove il personale femminile è essenziale per l’assistenza materna, è già difficile coprire tutte le posizioni, tra cui ostetriche e ginecologhe. Da gennaio a giugno 2024, MSF ha assistito 22.300 parti.

Le esigenze mediche nel paese sono enormi e c'è bisogno di formare più personale medico: escludere le donne dalle scuole di medicina significa 
avere un sistema sanitario meno efficiente e limitare la possibilità di fornire un'adeguata assistenza sanitaria, in particolare alle donne.

Così si legge in una nota diffusa da Medici Senza Frontiere 

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