ESSERE UN TESTIMONE TUTTA UNA VITA
GUIDO LORENZON
"Il testimone che per primo consentì alla magistratura di accertare il ruolo di Giovanni Ventura e Franco Freda nella strage di piazza Fontana del 1969“.
«Io ci sono, ora come allora. Ho visto cose, non ho taciuto. Certo che lo rifarei, non ho mai avuto alcun dubbio».
La bomba fu posata dagli aderenti veneti di Ordine Nuovo, un movimento neo fascista che, seminando il terrore e dirottando le responsabilità sugli anarchici, accarezzò con il sangue il sogno di un ritorno a un regime autoritario, con la complicità di molti pezzi di Stato.
Guido Lorenzon è - da cinquant’anni - «il testimone» di piazza Fontana, condannato da allora a rivivere ogni giorno del 1969, l’anno che ha cambiato la storia d’Italia aprendo la stagione delle stragi e della strategia della tensione. L’insegnante di Varago di Maserada denunciò l’amico Giovanni Ventura rivelando le sue confidenze, che inizialmente riteneva poco più di “ganassate”, sui preparativi della bomba e sulle esplosioni ai treni che precedettero quel terribile autunno.
La sua testimonianza è stato un imprevisto nel raffinato ingranaggio escogitato dalla Fabbrica di depistaggi, che aveva confezionato su misura l’abito del perfetto colpevole sul ballerino anarchico Pietro Valpreda. Tre giorni dopo la strage Guido Lorenzon, guardando in televisione la diretta dei funerali delle vittime, illuminò quei frammenti di racconto dell’amico e finalmente capì. E senza esitazione andò dai magistrati.
Grazie a Guido Lorenzon perché con la sua testimonianza civile ha consentito l’accertamento della verità.
Piazza Fontana rimane così la metafora di un Paese che si auto-assolve, senza provare alcuna vergogna.

Recent comments
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago
12 years 11 weeks ago