"Napolitano è il nostro ultimo baluardo. Non se la prenda il capo dello Stato, non ce l'abbiamo con lui e non vogliamo rimproverarlo. Quello che rivolgiamo a lui è un disperato appello. E' l'ultimo baluardo. Se anche lui ci viene a mancare, cosa ci rimane se non la sottomissione a questo regime piduista che il governo Berlusconi sta portando avanti?". Parlando nell'aula della Camera, il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, torna ad invocare l'intervento del Colle contro i provvedimenti del Governo Berlusconi. In particolare, il riferimento in questo caso è allo scudo fiscale contenuto nel dl manovra, un "condono" che avvalora la percezione che "in questo Paese il furbo la fa sempre franca. Si lancia il messaggio che in Italia il più furbo, il più criminale ha diritto a sviluppare la sua impresa, mentre l'onesto deve soggiacere". Senza contare le modifiche intervenute solo in corner, che impediscono a chi ha commesso reati come falso in bilancio, bancarotta, ricoclaggio di accedere alla sanatoria: "Avete modificato questa norma solo in tarda mattinata. Ci avete provato e siete stati beccati di nuovo con le mani nella marmellata - accusa Di Pietro rivolto ai banchi del Governo -. Si deve stare attenti con voi, non vi si può dare il dito che vi fregate tutto il braccio". Condividi