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di Eugenio Pierucci Erminia Emprim ha sottolineato nella sua dichiarazione la gravità della votazione con la quale la Camera dei Deputati ha impegnato il governo italiano a proporre all’Onu una mozione “che affermi il diritto delle donne a non abortire”. E’ palese la gravità di questo pronunciamento, adottato alla vigilia della riunione del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco che dovrà decidere oggi in merito all’immissione in commercio anche nel nostro Paese della Ru486, la pillola per l’interruzione della gravidanza in uso in tutta Europa, ad eccezione dell’Irlanda e del Portogallo. Si è voluto fortemente condizionare questa scelta fondamentale per il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione delle donne in tema di nascite. Ed è anche grave che questa decisione sia passata in Parlamento senza che una parola si sia levata in difesa di questo diritto delle donne, essendosi astenuti tanto il Pd che l’Italia dei Valori. Il Pd ha per l’ennesima volta assunto il pilatesco atteggiamento di non decidere, squassato com’è da divisioni interne quanto mai profonde in tema di diritti civili, come del resto abbiamo già visto anche per il caso Englaro che tanto ha appassionato gli italiani. Ma questo non è bastato per la pattuglia teocom pilotata dalla Binetti che non ha rispettato ancora una volta la consegna del “non voto”, non esitando a prendere attivamente parte alla crociata promossa dal centro destra allargato. Che dire, invece, del partito di Di Pietro che pure gli elettori di sinistra hanno generosamente premiato in occasione delle recenti elezioni europee? Che ha svelato il suo vero volto di forza politica profondamente estranea ai valori della laicità e della difesa dei più elementari diritti civili che sono nostri. Ma a noi umbri quello che più ci deve preoccupare di questa squallida vicenda è la voglia che tanto il Pd che l’Idv hanno di imbarcare l’Udc, ovvero il partito del “filosofo” Rocco Buttuglione che ha ispirato la suddetta manovra, nella coalizione di centro sinistra in vista delle elezioni europee del prossimo anno. E non ci si dica che si tratta di una nostra immaginazione perché chiari approcci in questo senso vi sono già stati ed in talune situazioni questo esperimento è stato già avviato (vedasi, ad esempio, la composizione della nuova Giunta del Comune di Marsciano). Gli elettori di sinistra umbri, e le donne in particolare, sono perciò avvertiti. Condividi