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PERUGIA - Entro la fine del 2009 ciascuno Stato dell’Unione europea disporrà di Sportelli unici per consentire alle imprese fornitrici di servizi, che vogliono avviare un’attività in uno dei Paesi membri, di ottenere facilmente le informazioni che cercano e utilizzare il web per le formalità amministrative. La Commissione europea mette in atto diverse iniziative (consultabili sul sito http://ec.europa.eu/egovernment) allo scopo di rendere effettiva questa nuova opportunità. Tra queste, un’iniziativa appena lanciata riguarda un progetto per migliorare la qualità delle procedure elettroniche delle amministrazioni pubbliche per servizi transfrontalieri, SPOCS (Simple Procedures Online for Cross-border Services). Il progetto è guidato dall’Italia in collaborazione con Austria, Francia, Germania, Grecia, Olanda e Polonia e prevede un investimento di oltre 14 milioni di euro in tre anni, metà dei quali proverranno dal Programma europeo per la competitività e l’innovazione. “Attraverso l’espansione dei servizi on–line - commentano da Europe Direct Perugia, che ci dà la notizia – l’Europa conta di ridurre le formalità burocratiche e di aiutare le imprese europee a espandersi verso nuovi mercati, con un aumento della crescita e dell’occupazione nel mercato unico”. Il settore dei servizi, infatti, contribuisce a formare il 70 % del PIL dell’UE e rappresenta pertanto il motore principale della crescita e dell’occupazione in Europa. Tuttavia esso non ha ancora espresso a pieno il proprio potenziale a causa dei molti ostacoli amministrativi e giuridici che ancora impediscono ai fornitori di servizi di stabilirsi e di operare in altri Paesi comunitari. Il progetto della Commissione europea contribuirà a sviluppare nuove soluzioni tecniche per rafforzare la qualità dei servizi elettronici transfrontalieri offerti dalle amministrazioni pubbliche e la creazione, entro la fine del 2009, di sportelli unici per le imprese. Per rendere effettiva questa iniziativa dovranno essere rese compatibili tra loro le diverse impostazioni seguite nei vari Paesi dell’Unione europea, per cui saranno previste norme comuni per la sicurezza delle operazioni tra gli Stati membri, basate sulle buone pratiche e sulla semplicità di utilizzo. Condividi