EICMA 2024, la kermesse festeggia i 110 anni con un viaggio tra modelli iconici
di Fosco Taccini
Per celebrare i suoi 110 anni EICMA ha organizzato una mostra di moto che hanno lasciato il segno indelebile nel firmamento del motociclismo. Quale modo migliore con quello che non è solo una mostra, ma un autentico viaggio alla scoperta di più di un secolo tra superfici, linee, tecnica e arte meccanica. I visitatori avranno, infatti, la possibilità si ammirare all’interno del Centro congressi di Porta Sud, la rassegna intitolata “EICMA: 110 anni di design a due ruote”. Nel 1914 la prima edizione al Kursaal Diana di Porta Venezia prese forma con trenta espositori provenienti da sei Paesi. Nel 2024 l'evento ospita oltre 850 espositori provenienti da 45 nazioni. La mostra celebrativa rappresenta un percorso che racconta anche le trasformazioni della società, degli stili di vita e del gusto della mobilità.
Curiosi? Allora andiamo a fare un giro…
Oltre il sipario è in attesa, per sorprendere, una Frera 2 ¼ Hp Lusso del 1914. Il percorso espositivo prende vita con tre segmenti: “Forme”, “Proporzioni” e “Materiali”, ciascuna delle quali espone modelli assolutamente iconici. E via al primo segmento: Mars A20 esposta ad EICMA nel 1920, Kawasaki GPZ900R del 1984 (ve la ricordate nel film Top Gun?), Suzuki DR 800 Big, Ducati Monster, Aprilia Motó disegnata da Philippe Starck nel 1995, MV Agusta F4 Ago e il prototipo dell’Husqvarna Vitpilen 401 Aero esposto nel 2016. E poi tributi a marchi come Fantic, Yamaha, Aermacchi, Triumph e Innocenti. Nel segmento “Proporzioni” si viene catapultati in una selezione di modelli che hanno ridefinito il concetti di dimensioni e linee: realizzazioni KTM, Benelli, Suzuki, Rumi, Bianchi, Honda, Ducati e Gilera, e la formosissima Moto Guzzi otto cilindri 500 del 1957 dell’ingegner Giulio Cesare Carcano. E poi proprio lui: Piaggio Ciao 50.
Meravigliosa conclusione con la sezione dedicata ai materiali con una immersione nei processi manifatturieri ed ingegneristici, con i tributi a Corradino D’Ascanio per l’uso della lamiera nella Vespa Piaggio, lo sconvolgente progetto racing della ELF X del 1978. C’è la Laverda RGS 1000. E poi un trittico di autentiche bellezze dal fascino evocativo: Honda NR 750 del 1991, la Bimota Tesi 1D SR e la Ducati Superleggera V4.
Infinite le suggestioni che trasportano ogni visitatore in quello che rappresenta il ponte ideale tra passato e presente, ma anche tra incantevoli sogni e stupende realtà.

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