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TRASIMENO - Il 22 luglio, l’edizione 2009 di Trasimeno Blues avrà un prologo di Cinema e Blues. La Rocca Medievale di Castiglione del Lago, infatti, sarà la cornice della proiezione cinematografica di due film dedicati alla storia della Chess Records, la mitica etichetta discografica che, nella Chicago degli anni ’50, scrisse alcune delle pagine più importanti della storia del Blues e del Rock. Si comincia alle ore 21.30 con la proiezione del film, di recente distribuzione nelle sale, “Cadillac Records”. Diretto da Darnel Martin, il film segue l'ascesa e il declino della Chess Records e ci fa rivivere l'epopea di personaggi leggendari come Muddy Waters, Leonard Chess, Little Walter, Howlin' Wolf, Etta James e Chuck Berry. A seguire verrà proiettato “Godfather and Sons”, film documentario diretto dal regista Marc Levin e che fa parte della serie The Blues prodotta da Martin Scorsese e della quale sono già stati proiettati, durante le passate edizioni di Trasimeno Blues, “L’anima di un uomo” di Wim Wenders e “Dal Mali al Mississippi” dello stesso Martin Scorsese. In “Godfather and Sons” la leggenda dell'hip hop Chuck D (Public Enemy) e Marshall Chess (figlio di Leonard Chess ed erede della Chess Records) ritornano a Chicago per esplorare l'età dell'oro del blues: insieme intendono produrre un album che riunisca i vecchi e i nuovi talenti della black music. La visione di queste straordinarie pellicole sonore sarà introdotta dal giornalista musicale Ernesto De Pascale, da sempre appassionato ricercatore, attento ai particolari delle microstorie, curiosità e biografie personali di personaggi che hanno fatto la storia della musica suonata e prodotta. L’altro appuntamento di Cinema e musica a Trasimeno Blues è per venerdì 24 luglio alle ore 16.30 presso il cinema Caporali di Castiglione del Lago con la proiezione del film –documentario “Playing for change – songs around world”, un progetto in cui musicisti di diversi luoghi del mondo si uniscono in un’unica, indimenticabile, canzone. Da New Orleans alla Giamaica, dal Sud Africa al Medio Oriente, dall’Italia all’Himalaya, il regista Mark Johnson ha viaggiato il mondo scoprendo musicisti sconosciuti, che spesso vivono in realtà conflittuali, chiedendo loro di suonare le stesse canzoni partendo da ritmi di base identici, per poi mixare il tutto in una fusione di suoni e ritmi davvero incredibile. Un messaggio universale di pace attraverso il semplice potere della musica. Condividi